19 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Industria automobilistica. General Motors

Inizia Cda GM, decisione su futuro Opel potrebbe arrivare domani

Sindacati chiedono che non ci siano ulteriori ritardi

NEW YORK - Inizia oggi la due giorni del consiglio di amministrazione di General Motors, che potrebbe concludersi con una fumata bianca sul destino di Opel. A premere perché sia presa una decisione sono in particolare i sindacati, preoccupati per il futuro delle migliaia di posti di lavoro della controllata del colosso di Detroit (Opel conta in Germania 25.000 dipendenti, circa metà della forza lavoro di Gm Europe).

Stando a fonti vicine alla società, Gm non dovrebbe affrettare i tempi e una decisione non è attesa prima di domani. Per il momento, il consiglio di amministrazione è avvolto dal massimo riserbo: nessun commento è arrivato dal portavoce di Opel Frank Klaas, dai rappresentanti di Gm Europe e tanto meno da Detroit.

Gm, che il mese scorso aveva a sorpresa rimandato la decisione sulla cessione alla canadese Magna International, nelle settimane seguenti aveva preso in considerazione l'ipotesi di mantenere il controllo di Opel, una soluzione inizialmente contrastata dal Governo tedesco, che aveva finito però per mostrare una maggiore apertura, pur continuando a preferire la cessione a Magna. Berlino ha già fornito un prestito ponte da 1,5 miliardi di euro e ha offerto credito ulteriore per 4,5 miliardi di euro a sostegno dell'offerta di Magna.

Oltre all'offerta della società canadese, sul tavolo di Gm c'è anche la proposta della società di investimenti belga Rhj International, che secondo alcune fonti potrebbe rilevare Opel per poi rivenderne in futuro una parte alla casa automobilistica americana. La settimana scorsa Rhj aveva rivisto la propria offerta, proponendo 300 milioni di euro in contanti (dai 275 milioni precedenti) e vorrebbe ora avere garanzie dal governo per 3,2 miliardi di euro (contro i precedenti 3,8 miliardi).

L'European Employee Forum, la federazione dei metalmeccanici europea e altri sindacati dei lavoratori hanno diffuso una nota congiunta in cui chiedono che non ci siano ulteriori ritardi, che potrebbero mettere a rischio la situazione finanziaria di Opel e di Vauxhall, marchio britannico di Gm. I sindacati si sono detti «convinti che prendere una decisione l'8 settembre sia nell'interesse di Gm, Opel, Vauxhall e dei loro dipendenti».