25 aprile 2024
Aggiornato 03:00
La crisi colpisce le famiglie italiane

Codacons: «il governo ha dimenticato consumatori e famiglie»

Cgia Mestre: «Dall'introduzione dell'euro esposizioni cresciute dell'81%»

ROMA - L’inchiesta della Cgia di Mestre, secondo la quale dall’introduzione dell’euro ad oggi l’indebitamento medio delle famiglie italiane è cresciuto dell’81%, conferma quanto il Codacons va dicendo dal 2002: i prezzi sono raddoppiati e le famiglie, nel tentativo vano di mantenere un tenore di vita costante, sono state costrette ad indebitarsi.

Ora la crisi mondiale sta dando solo il colpo di grazia a questi consumatori che erano già in grande difficoltà. Ecco perché in Italia, a differenza degli altri paesi di Eurolandia, sarebbe stato necessario che il Governo concentrasse i suoi scarsi stanziamenti ad aiutare le famiglie indebitate, contribuendo così indirettamente a far lievitare il Pil grazie ad un rilancio dei consumi.

Invece Tremonti e Berlusconi hanno puntato ad aiutare in primo luogo banche ed imprese, lasciando le briciole ai consumatori e limitandosi, per le famiglie, a due provvedimenti spot: 2,4 miliardi di euro per il bonus famiglie e 40 euro al mese di social card per 600.000 persone, a fronte di dati Istat secondo i quali il 19.1% della popolazione italiana, ossia circa 4 milioni e 633 mila famiglie, non arriva a fine mese, essendo poco sopra la soglia di povertà.

Eppure c’erano proposte del Codacons a costo zero che il Governo avrebbe potuto attuare per aiutare le famiglie in crisi, come emanare le norme di attuazione del fondo indispensabili per consentire ai cittadino in difficoltà di poter sospendere il pagamento del mutuo sino a diciotto mesi, il blocco delle esecuzioni immobiliari, l’indicazione del doppio prezzo, vendite sottocosto libere, orari liberi, definizione prezzo anomalo, rafforzamento sanzioni e poteri Antitrust…