28 agosto 2025
Aggiornato 04:30
Demanio

Importante per i giovani di Confagricoltura l’accesso ai beni demaniali

La proposta lanciata dal presidente di Confagricoltura Vecchioni al Forum di Taormina e accolta dal ministro Tremonti

ROMA - Il presidente dell’Anga, Marco Saraceno, commenta positivamente l’emendamento al decreto anticrisi approvato dalle Commissioni Bilancio e Finanza della Camera, che prevede di destinare ai giovani agricoltori i terreni demaniali.

«Un contributo positivo - afferma il presidente Anga - per i giovani agricoltori. Senza una strategia dinamica per le nuove generazioni, il mondo rurale dovrà confrontarsi con gravi problemi sociali e strutturali».

Già al XIV Convegno Quadri di Asti, il presidente Saraceno, aveva sottolineato che le incerte prospettive dovute alla politica agricola non incoraggiano certo i giovani a scegliere questa professione. Ricordando come l’Italia, tra gli Stati dell’Unione Europea, presenti il più basso indice di ricambio generazionale in agricoltura (rapporto tra imprenditori attivi under 35 e over 65). Il nostro è all’8% e si confronta con il 66% della Francia e con il 125% della Germania.

Confagricoltura per prima, già lo scorso autunno, aveva proposto di mettere a disposizione delle imprese agricole i terreni dello Stato per far crescere i produttori in dimensione e competitività.

Si parla di 137 mila ettari di superficie non utilizzati, che potrebbero essere destinati nuovamente alla produzione, per fini alimentari e no food.

«Da diversi anni la superficie agricola nazionale è in calo - ha sottolineato Vecchioni - dagli anni ’80 sono stati persi oltre 3 milioni di ettari, pari a circa un quinto di quella complessiva e al contempo è cresciuta l’esigenza di incrementare le produzioni».

Una proposta accolta dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, durante il Forum di Taormina «Futuro Fertile», che in quell’occasione ha assicurato che uno degli obiettivi del federalismo sarà quello di trasferire alle Regioni i beni demaniali.