24 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Incendi

Cia e Vas parte civile contro i «piromani killer»

I presidenti Giuseppe Politi e Guido Pollice sottolineano che nei confronti dei criminali che mietano distruzione e anche vittime innocenti ci deve essere “tolleranza zero”

ROMA - Contro i «piromani Killer» la Cia-Confederazione italiana agricoltori e i Vas (Verdi ambiente e società) si costituiranno parte civile. «Nei confronti di questi criminali -hanno affermato i presidenti Giuseppe Politi e Guido Pollice nel corso della conferenza stampa di presentazione della campagna «Prevenire gli incendi»- ci deve essere ‘tolleranza zero’. Bisogna smetterla con le parole e passare ai fatti. Serve un segnale realmente forte per debellare un fenomeno che, purtroppo, miete anche vittime innocenti.

Negli ultimi vent’anni il fuoco ha mandato in fumo boschi e territori agricoli e rurali per oltre un milione di ettari, praticamente la stessa superficie di una regione come l’Abruzzo. E i roghi, nella maggior parte dei casi, sono risultati dolosi, appiccati dai piromani che con la loro azione criminale hanno mandato in fumo anche pascoli e molte coltivazioni. Sono stati bruciati migliaia di frutteti, uliveti e vigneti, anche di pregio.

«Per questo motivo -hanno rilevato Politi e Pollice- bisogna sviluppare una efficace strategia di prevenzione, vigilanza e di difesa del territorio e soprattutto dei boschi e delle foreste che rappresentano un patrimonio straordinario che occorre assolutamente salvaguardare. Allo stesso modo occorre battersi con fermezza verso chiunque danneggia con il fuoco l’ambiente, la natura e mette a repentaglio la stessa vita umana. Per questa ragione Cia e Vas si attiveranno anche a livello legale valutando l’opportunità di costituirsi parte civile in tutti quei processi che si faranno contro questi criminali».

L’incendio boschivo, sia doloso che colposo, è, infatti, un delitto contro la pubblica incolumità e come tale, è perseguito penalmente. Chi provoca un incendio è punito con la reclusione da 4 a 10 anni. Se l’incendio è cagionato per colpa, la pena è la reclusione da 1 a 5 anni. «Bisogna, pertanto, mettere assolutamente un freno -hanno rilevato i presidenti di Cia e Vas- alla macchina distruttrice del fuoco e alle lobby degli incendiari».

Cia e Vas, comunque, continueranno la loro azione per prevenire gli incendi. E lo faranno mobilitando sia gli agricoltori che gli ambientalisti per vigilare nei boschi e nelle aree agricole e rurali a forte rischio.