La crisi non risparmia le Barbie
Fatturato gruppo -19%, utile migliora grazie a tagli costi
CALIFORNIA - La crisi mondiale non risparmia Barbie, e nel secondo trimestre le vendite della sinuosa bambolina sono diminuite del 15 per cento, nell'ambito di una tendenza ribassista che ha riguardato tutti i best seller della casa produttrice, l'americana Mattel. Il gruppo ha riferito che il fatturato si è attestato a 898,2 milioni di dollari, il 19 per cento in meno rispetto all'analogo periodo di un anno prima, anche a riflesso dell'effetto negativo delle fluttuazioni del dollaro.
Tuttavia il risultato netto di bilancio di Mattel è nettamente migliorato, a 21,5 milioni di dollari, o 6 cents per azione, l'82 per cento di un anno prima grazie alle misure di taglio dei costi precedentemente adottate.
Oltre al calo di vendite delle Barbie, la casa di giocattoli ha riferito di un meno 10 per cento sulle vendite di macchinine Hot Weels e di un meno 13 per cento sui prodotti della controllata Fisher-Price, orientata sui bimbi più piccoli.