27 aprile 2024
Aggiornato 02:00

Caso Madoff: applausi in aula dopo la lettura della sentenza

E l'imputato chiese scusa: «Vivrò per sempre con questo tormento»

NEW YORK - Una vera e propria ovazione. La maxi-condanna di Bernard Madoff, 150 anni di carcere per frode, è stata accolta con fragorosi applausi nell'affollata aula giudiziaria di New York dove oggi è stata data lettura della sentenza. Poco prima il finanziere, autore della più grande truffa della storia di Wall Street, si era scusato pubblicamente con le sue vittime, ammettendo che dovrà portare avanti «questo dolore e questo tormento» per il resto della sua vita.

«Il messaggio che vogliamo dare - ha spiegato il giudice distrettuale Denny Chin leggendo il verdetto - è che i crimini commessi dal signor Madoff erano straordinariamente malvagi e che questo genere di manipolazione del sistema non è soltanto un reato senza spargimento di sangue commesso su carta, quanto un crimine con un bilancio (di vittime e danni, ndr) stupefacente». «Parlando obiettivamente questa frode è stata stupefacente» ha aggiunto Chin.

Prima che il giudice leggesse la sentenza, Madoff, in abito nero e cravatta, quasi vestito a lutto, si era seduto ad ascoltare diverse commoventi testimonianze delle vittime. «E' come vivere in un inferno. Sembra un incubo da cui non riusciamo a risvegliarci» ha raccontato una di loro, Carla Hirshhorn. «Ha rubato ai ricchi. Ha rubato ai poveri. Ha rubato dalla classe media. Non aveva nessun valore» ha commentato Tom Fitzmaurice. «Ha fregato le sue vittime - ha proseguito il testimone - gli ha portato via i soldi in modo da poter vivere con la moglie Ruth nel lusso sopra ogni immaginazione».