31 luglio 2025
Aggiornato 09:30
AUTOTRASPORTO

Cgia: «persi» 21 milioni di Tir negli ultimi sei mesi

Bortolussi: «Almeno 150.000 autotrasportatori rischiano chiusura»

MILANO - Tra ottobre e marzo la crisi economica ha tolto dalle nostre autostrade 21 milioni di Tir, oltre 10 milioni sulla rete Autostrade per l'Italia e oltre 5 nelle principali direttrici del Nordest. Questo il risultato emerso da un'analisi elaborata dalla Cgia di Mestre sui flussi di traffico autostradali dei mezzi pesanti forniti dall'Aiscat. E la Cgia lancia l'allarme: almeno 150mila trasportatori rischiano la chiusura entro l'anno.

Nel dettaglio, sulla rete Autostrade per l'Italia il calo è stato pari a 10.217.600 mezzi (pari a quasi 73mila camion giornalieri con una contrazione dell'11,6% tra ottobre e marzo). Seguono le prinicipali direttrici autostradali del Nordest (che comprendono Autovie Venete, Autobrennero, Venezia-Padova e Brescia-Padova) che hanno perso 5.125.680 automezzi (36.612 Tir medi al giorno con una variazione media nel periodo pari al -16,4%). Forte anche la riduzione dei volumi di traffico nelle due grandi arterie del Nordovest, la Torino-Milano e la Torino-Piacenza. Per la prima tratta la contrazione complessiva è stata pari a 427.840 Tir (pari ad una riduzione giornaliera di poco superiore ai 3mila automezzi con una contrazione del 10,7%). Per la seconda la perdita di traffico merci è stata di oltre 797mila unità (con un decremento medio giornaliero di quasi 5.700 Tir per una riduzione del 18,3%).

«Questi dati - commenta Giuseppe Bortolussi della Cgia - sono un segno inequivocabile della crisi economica che si è abbattuta nel Paese a partire dall'autunno scorso. Se la produzione cala, conseguentemente si riducono anche i mezzi pesanti in circolazione nelle nostre autostrade visto che in Italia, sul totale delle merci trasportate, quelle che viaggiano su gomma sono circa il 75%». «Si stima che almeno il 20% del traffico nazionale su gomma - conclude Bortolussi - sia ormai ad appannaggio dei vettori stranieri prevalentemente dell'Est Europa che corrono con tariffe e costi del lavoro abbondantemente al di sotto della media praticata dai nostri trasportatori. Crisi da un lato e concorrenza sleale dall'altro rischiano di mettere in ginocchio il nostro settore che conta circa un milione di autotrasportatori. Con le difficoltà in atto almeno 150.000 trasportatori rischiano la chiusura entro l'anno».