7 maggio 2024
Aggiornato 02:00
«Insieme, oltre la crisi»

Il manifesto dell’artigianato, delle micro e piccole imprese della Lombardia

Imparare dalla crisi per dare più solidità al capitalismo di territorio

MILANO - Imparare dalla crisi si può, innanzitutto pensando in piccolo, seguendo cioè una serie di principi guida e di interventi a favore delle piccole imprese, a cui dare attuazione a tutti i livelli istituzionali.

Le quattro Associazioni di categoria Confartigianato Lombardia, CLAAI, CNA Lombardia e Casartigiani Lombardia si sono riunite oggi a Milano per proporre il Manifesto dell’artigianato a sostegno delle micro e piccole imprese lombarde.

Si sono presentate insieme per rispondere unitamente alla crisi e per rivendicare il loro ruolo fortemente centrale oggi per il futuro economico del nostro Paese.

270.000 imprese artigiane e 850.000 addetti compongono attualmente il tessuto del sistema dell’artigianato lombardo, su un totale di 500.000 imprese e 2 milioni di addetti: con la sua articolazione economica, sociale, istituzionale e il forte radicamento territoriale all’interno del quale si sviluppa la diffusione del tessuto imprenditoriale, il sistema dell’artigianato rappresenta un punto chiave, un nodo strategico per oltrepassare, bene, questa inedita crisi.

Il Manifesto vuole dunque essere uno strumento di riflessione dal quale partire per rispondere concretamente alla crisi in corso, le proposte vanno nella direzione di rafforzare l’autonomia delle imprese artigiane in un’ottica di cooperazione sul territorio e non di assistenzialismo. L’impegno è rivolto a spingere il settore verso la sua piena modernizzazione per permettere alle piccole imprese che lo compongono di diventare più visibili utilizzando il sistema degli appalti e per essere quindi riconosciute come attori sociali; in questo senso l’EXPO è stato identificato come una vera opportunità per le 30.000 imprese artigiane lombarde che potrebbero contribuirvi.

Respinte dal sistema bancario, nei primi 4 mesi dell’anno già 8000 micro e piccole imprese si sono spostate verso il sistema dei Confidi artigiani, che hanno erogato a loro favore finanziamenti pari a 35 milioni di euro.

«Il documento presentatodichiarano i presidenti delle quattro Associazioni Regionali non è un elenco di rivendicazioni bensì uno strumento di lavoro, che fa il punto su quanto è stato messo in campo dalle istituzioni per aiutare le imprese ad uscire dalla crisi, indica una strategia per continuare al meglio il percorso intrapreso».

«Uno strumento che si rivolge principalmente agli interlocutori politici e  istituzionali,  poiché crediamo fermamente, tanto più in questo difficile momento, che sia indispensabile coinvolgere nel dialogo tutti gli attori del sistema economico, e  in particolare quel 93,8% di imprese sotto i dieci dipendenti, che vive ogni giorno sulla propria pelle le conseguenze di questa crisi».