7 maggio 2024
Aggiornato 05:30
In 5 punti il programma elaborato da Cisf e Acli e lanciato dal mensile Club3

Welfare: Oltre 50.000 adesioni al «Manifesto dei Senior»

La richiesta: un Fondo nazionale per la non autosufficenza

ROMA - Gli Italiani chiedono aiuto per gli anziani fragili: oltre 50 mila persone sottoscrivono i punti cardini del «Manifesto dei Senior» chiedendo più dignità e autonomia nei trattamenti pensionistici (1), un piano nazionale di formazione permanente e coinvolgimento nella cittadinanza (2), promozione del volontariato senior (3), diritto alla cura con livelli essenziali di assistenza e maggior defiscalizzazione dei costi per l'assistenza (4), protezione contro la non autosufficienza (5).

Le presenti richieste sintetizzano i contenuti del «Manifesto», programma che Club3, mensile dei Periodici San Paolo rivolto ai lavoratori senior e pensionati, ha elaborato avvalendosi della collaborazione del CISF (Centro Internazionale Studi Famiglia) e delle ACLI.
Pubblicato nel dicembre 2008, il «Manifesto dei Senior» ha ottenuto un attivo sostegno da parte di molti lettori, comprese personalità appartenenti del mondo della cultura e dello spettacolo. Dal lancio, lettori e iscritti alle ACLI, sono stati invitati a sottoscrivere i punti cardini attraverso l'invio di un coupon e lettere che, raccolte, sono state inviate al Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi.

La promozione del Manifesto è stata inoltre accompagnata da una ricerca realizzata da Coesis Research per Club3 su un campione di 500 persone, tra i 50 e i 75 anni, distribuito sul territorio nazionale: quasi il 100% degli intervistati sottoscriverebbe le richieste del «Manifesto», con fortissima condivisione del punto riguardante il diritto alla cura e la volontà delle famiglie di occuparsi degli anziani con il sostegno dello Stato (82%); segue l'appoggio per la creazione di un fondo nazionale per rilanciare i servizi agli anziani non autosufficienti (76%) e la sentita necessità di aumento delle pensioni minime e una diminuzione delle tasse (69%).

«Se una persona anziana ha problemi di salute, o sta in ospedale o sta a casa senza ricevere un'assistenza adeguata», afferma Andrea Olivero, Presidente delle ACLI, «Le famiglie finora hanno affrontato questa situazione ricorrendo al «welfare fai da te», assumendo cioè delle badanti, ma è un sistema che non regge alla lunga. Ecco perché è essenziale istituire un fondo nazionale per la non autosufficienza, così come richiesto dal Manifesto dei Senior».

Tra i risultati del questionario proposto da Club3/Coesis si evince dunque che il problema economico è quello che preoccupa la maggior parte degli intervistati (65%), in particolare al Sud (74%). Anche la questione della salute e dell'assistenza riveste un elevato gradi di criticità, indicata come problematica da più della metà del campione (55%).