18 aprile 2024
Aggiornato 03:00

Il WFP amplia la propria operazione in Iraq

Per assistere gruppi vulnerabili e bambini a scuola

BAGHDAD – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) ha annunciato oggi l’ampliamento dei propri programmi di assistenza alimentare in Iraq a favore delle fasce a maggior rischio di insicurezza alimentare e allo scopo di iniziare a fornire pasti scolastici gratuiti ai bambini.

«Ciò segna un passaggio significativo negli sforzi del WFP di assistere i più vulnerabili in Iraq», ha detto il direttore del WFP in Iraq, Edward Kallon. «Sino ad ora, ci siamo concentrati sul gran numero di persone che si spostavano nel paese per sfuggire al conflitto civile e non riuscivano ad usufruire delle razioni alimentari normalmente fornite dal governo attraverso il Sistema di Distribuzione Pubblica (SDP)». Attualmente, invece, il WFP intende concentarsi sulle fasce di popolazioni più vulnerabili che non hanno accesso ad una quantità sufficiente di cibo.

Questo nuovo approccio è conseguente alla strategia del WFP di dare soluzioni durevoli ai problemi della fame nel mondo e, nel più lungo periodo, di attuare programmi - come ad esempio gli acquisti locali e le operazioni basate su distribuzione del contante e buoni pasto - grazie ai quali le persone possono acquistare od ottenere il cibo direttamente dai mercati locali.

L’operazione in corso in Iraq - iniziata nel febbraio 2008 e rivolta a 750.000 sfollati a cui sono state date razioni alimentari d’emergenza, oltre che a 362.000 iracheni rifugiati in Siria – sarà estesa fino alla fine del 2009 fornendo assistenza alimentare ad ulteriori 577.000 iracheni.
Tra questi vi saranno donne incinte e che allattano, bambini malnutriti, orfani, disabili, donne capofamiglia e piccoli agricoltori in 41 distretti ad insicurezza alimentare dislocati in 14 governatorati.

Con il nuovo programma pilota di alimentazione scolastica, il WFP fornirà pasti gratuiti a 170.000 bambini della scuola primaria, in 8 distretti ad altissima insicurezza alimentare, nei governatorati di Diala, Ninewa, Gulaymaniya e Wassit. Contemporaneamente, in linea con la riduzione del numero di chi si è registrato nel SDP, il WFP sta diminuendo il numero degli sfollati assistiti a 396.000.

Queste operazioni, pianificate in cooperazione con il governo iracheno, fanno seguito alle raccomandazioni dello scorso anno, contenute nella Comprehensive Food Security and Vulnerability Analysis, condotta dal WFP e dall’Ufficio Centrale di Statistica iracheno, in cui si evidenziava come 930.000 persone vivessero in una condizione di insicurezza alimentare in Iraq mentre ulteriori 6,4 milioni venivano considerate a rischio di insicurezza alimentare in caso di fallimento del SDP.

Kallon ha detto che l’espansione dell’operazione del WFP già esistente in Iraq prepara il terreno per una nuova operazione biennale di assistenza e ricostruzione da avviare il prossimo anno e i cui dettagli sono al vaglio del WFP e del governo iracheno.

Per far fronte ai maggiori costi dell’operazione, il WFP si appella ai donatori: servono ulteriori 42,7 milioni di dollari dei quali solo 16 milioni di dollari sono stati finora versati. Da quando è stata avviata l’attuale operazione di emergenza del WFP in Iraq, i principali donatori sono stati: Iraq (40 milioni di dollari), Stati Uniti (29,1 milioni di dollari), Fondo Centrale di Risposta alle Emergenze delle Nazioni Unite (6,2 milioni di dollari), Gran Bretagna (4,1 milioni di dollari), Giappone (3 milioni di dollari) e Australia (1,9 milioni di dollari).