2 maggio 2024
Aggiornato 14:30
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FIAT: l'offensiva di Marchionne per Opel a poche ore da scadenza

Ad Lingotto visita a sorpresa quartier generale di Ruesselsheim

BERLINO - Per l'offensiva finale ad Opel Sergio Marchionne è tornato ancora una volta in Germania. E, per la prima volta, ha visitato il quartier generale di Opel a Ruesselsheim, in Assia. Secondo secondo quanto appreso da Apcom da ambienti aziendali, ieri mattina l'amministratore delegato di Fiat ha incontrato tra gli altri il presidente della divisione europea di General Motors (la casa-madre del marchio tedesco), Carl-Peter Forster, e il numero uno di Opel, Hans Demant e ha preso in esame il centro ricerca e sviluppo di Ruesselsheim, fiore all'occhiello di Opel.

Marchionne ha intrapreso insomma un ultimo giro di contatti per illustrare i propri piani prima di mercoledì, termine fissato da Berlino per presentare le offerte per Opel. Domenica l'ad del Lingotto ha visto a Colonia Juergen Ruettgers, governatore del Nordreno-Vestfalia, uno dei quattro Laender tedeschi che ospitano uno stabilimento Opel. Secondo l'Handelsblatt in agenda ci sarebbe anche un colloquio col governatore regionale della Turingia Dieter Althaus, informazione non confermata però ad Apcom dal portavoce di Althaus, Fried Dahmen. In programma oggi dovrebbe esserci anche l'incontro con il leader nazionale del sindacato tedesco dei metalmeccanici (Ig Metall), Berthold Huber. Nel colloquio, in programma a Francoforte sul Meno, Marchionne vuole provare a conquistarsi l'appoggio dei sindacati, finora apertamente contrari ai piani di Fiat sul futuro di Opel. Nei giorni scorsi Marchionne aveva già visto i governatori dell'Assia, Roland Koch, e della Renania-Palatinato Kurt Beck.

Stando alla Bild nel corso dell'incontro di domenica con Ruettgers l'ad di Fiat avrebbe spiegato di voler mantenere aperti tutti e quattro gli stabilimenti di Opel in Germania. Una rassicurazione che Marchionne aveva già dato a inizio maggio, all'indomani dei suoi incontri a Berlino col ministro federale dell'Economia, Karl Theodor zu Guttenberg, e con quello degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier, pur facendo capire che ci saranno dei tagli. «Non vogliamo chiudere nessuno dei quattro stabilimenti di Opel in Germania: abbiamo bisogno degli impianti in futuro per costruire abbastanza auto ma ovviamente il personale dovrà essere ridotto», aveva detto allora in un'intervista alla Bild.

Il progetto del numero uno del Lingotto potrebbe prevedere invece una scomparsa del marchio Lancia per far posto a Opel nella nuova Fiat. Questo, almeno, è quello che scrive il settimanale Automobilwoche. «Secondo il piano, Lancia dovrebbe essere soppressa a favore di Opel», ha spiegato al giornale una persona vicina a Marchionne. Nessun commento dal Lingotto.Stando ad Automobilwoche, inoltre, la svedese Saab verrebbe fusa con Chrysler e dovrebbe costruire in futuro modelli sportivi e cabrio; Alfa Romeo potrebbe invece trarre vantaggio dalle tecnologie di Opel.

Il settimanale rivela poi alcuni dettagli del piano di Magna, concorrente di Fiat nella corsa ad Opel. Il fornitore austro-canadese avrebbe intenzione di utilizzare gli impianti della società tedesca per costruire anche modelli di altri marchi. «L'idea di Magna è realizzare una piattaforma aperta per molteplici costruttori», in modo da tagliare i costi, ha spiegato una fonte vicina all'ad di Magna, Siegfried Wolf. PSA (cioè Peugeot Citroën) e Ford si sarebbero già mostrate interessate.

Intanto il ministro federale dell'Economia ha fatto sapere che potrebbe tornare presto negli Stati Uniti per discutere del futuro di Opel. Una delegazione del ministero dell'Economia e della cancelleria federale potrebbe recarsi nel fine settimana a Washington, ha detto oggi zu Guttenberg a Monaco di Baviera.Prima, però, si attendono i progetti per Opel. «Speriamo che Fiat e Magna presenteranno piani solidi», ha detto il ministro.