20 aprile 2024
Aggiornato 01:00
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OPEL: Governo tedesco verso amministrazione fiduciaria

Zu Guttenberg: «Due concorrenti in corsa, piani entro 20 maggio»

BERLINO - Il governo tedesco si avvia sulla strada dell'amministrazione fiduciaria per tenere a galla Opel nel caso in cui la casa-madre General Motors sia costretta a dichiarare insolvenza a inizio giugno. Lo fa chiarito il ministro federale dell'Economia, Karl-Theodor zu Guttenberg, al termine di un vertice coi suoi colleghi delle Finanze, Peer Steinbrueck, degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier e del Lavoro, Olaf Scholz, a cui ha partecipato anche la cancelliera Angela Merkel.

L'esecutivo tedesco, dunque, accelera, visto l'approssimarsi della fine di maggio, termine indicato dall'amministrazione statunitense a Gm per presentare il proprio piano di rilancio. La prossima settimana potrebbe essere decisiva. «Al momento abbiamo a che fare con due potenziali investitori, cioè Fiat e Magna» ed «entro il 20 maggio entrambi vogliono presentare il loro piano» per rilevare il controllo di Opel, ha spiegato zu Guttenberg. Il quale ha subito chiarito che il governo spera in «progetti più solidi rispetto a quelli che ci sono stati presentati finora in modo molto rudimentale». Se almeno uno dei due piani si rivelerà sufficientemente solido, ha chiarito, allora il governo «vuole puntare alla soluzione dell'amministrazione fiduciaria».

In pratica, secondo quanto illustrato lo scorso fine settimana dallo stesso ministro in un'intervista allo Spiegel, la partecipazione di Gm in Opel verrebbe temporaneamente ceduta a un amministratore fiduciario, per tutelare gli interessi di creditori e debitori. Al tempo stesso un consorzio di banche dovrebbe concedere alla casa automobilistica tedesca degli aiuti transitori. Secondo il Financial Times Deutschland (Ftd) tale consorzio dovrebbe essere formato da istituti pubblici: la banca a controllo statale Kfw, da un lato, e le Landesbanken (cioè le banche pubbliche regionali) dei quattro Laender che ospitano impianti Opel, dall'altro. In discussione come possibile amministratore fiduciario ci sono la società di consulenza Pricewaterhouse Coopers (PwC) e la stessa Kfw, scrive il Ftd citando ambienti governativi.

Stando a zu Guttenberg tale soluzione avrebbe due vantaggi: anzitutto consentirebbe di guadagnare tempo per trovare un nuovo partner per Opel e poi eviterebbe di «dilapidare i soldi dei contribuenti». L'idea viene già discussa insieme alla controparte statunitense, ha fatto sapere il ministro dell'Economia.

Segnali di approvazione sono arrivati dalle città che ospitano degli impianti Opel in Germania. Solo attraverso un'amministrazione fiduciaria temporanea si può assicurare il futuro degli stabilimenti, si legge in un comunicato diffuso al termine di un incontro tra i sindaci di Kaiserslautern, Bochum, Eisenach e Ruesselsheim.

Zu Guttenberg (esponente della bavarese Csu) ha assicurato che su tale modello c'è «accordo totale» tra i partner della Grande coalizione (i socialdemocratici della Spd e i conservatori della Cdu/Csu). In un'intervista alla Neue Ruhr/Neue Rhein-Zeitung, ad esempio, il socialdemocratico Steinmeier si è detto «sollevato» per il fatto «che tutti nel governo non discutono più del se, ma del come salvare Opel».

Nella Cdu (il partito cristiano-democratico del cancelliere Merkel) non mancano però i mal di pancia sull'idea dell'amministrazione fiduciaria. Tale soluzione «sarebbe una strada completamente sbagliata», ha detto all'Handelsblatt l'esperto di questioni economiche Michael Fuchs. Restano da capire i costi di un simile modello. In tale scenario Opel avrà bisogno di oltre un miliardo di euro, ha rivelato il numero uno di Gm Europa, Carl-Peter Forster, in un'intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung. «Se si dovesse giungere alla soluzione dell'amministrazione fiduciaria, come proposto dal ministero dell'Economia, questa sarebbe legata a una linea di credito e la somma dovrebbe attestarsi sopra il miliardo di euro», ha spiegato Forster.

Venerdì, intanto, i concessionari di Opel si riuniranno a Vienna per decidere che ruolo giocare nel salvataggio della società. In discussione c'è un modello che consentirebbe ai concessionari di rilevare fino al 20% della casa automobilistica.