28 agosto 2025
Aggiornato 04:30
Più cooperazione, innovazione, sicurezza alimentare e Mediterraneo

Accordo tra agricoltori italiani e tunisini

A Tunisi è stata firmata una convenzione tra il presidente della Cia Giuseppe Politi e il presidente dell’Utap Mabrouk Bahri

TUNISI - Migliore cooperazione e rapporti più stretti tra agricoltori italiani e tunisini. E’ questo l’obiettivo di fondo della convenzione firmata a Tunisi tra il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi e il presidente dell’Unione tunisina per l’agricoltura e la pesca (Utap) Mabrouk Bahri.

L’intesa è tesa a rendere più dinamici i legami già esistenti tra le due organizzazioni, soprattutto nei campi della formazione, dell’informazione e della divulgazione. Non solo. Viene evidenziata l’esigenza di approfondire la reciproca conoscenza e di scambiare le proprie esperienze in materia di certificazione, tracciabilità e sicurezza alimentare.

Nell’ambito della convenzione è stato creato un apposito Comitato misto tunisino-italiano di rappresentanti delle due organizzazioni che operi nelle filiere dell’olio d’oliva, dell’ortofrutta e delle patate, al fine di promuovere gli scambi commerciali ed il partenariato.
E’ stato anche concordato di avviare l’identificazione delle linee di credito già esistenti, che sono poco divulgate tra le istituzioni professionali e gli operatori, e di promuoverne altre per il sostengo dei progetti di partenariato nel settore agricolo e agroalimentare.

L’intesa prevede, inoltre, una più stretta concertazione nelle questioni internazionali e l’avvio di un reale partenariato agricolo euro-mediterraneo nella cornice del progetto «Unione per il Mediterraneo».
Nel corso della sua visita in Tunisia, il presidente Politi, accompagnato dal coordinatore della Giunta nazionale della Cia Alberto Giombetti, si è anche incontrato con il ministro dell’Agricoltura e delle Risorse idriche, con esponenti del mondo economico, bancario, agricolo e cooperativo. Incontri durante i quali sono stati discussi diversi temi di attualità e dai quali è emersa l’esigenza di rendere sempre più stretti e proficui i rapporti tra l’agricoltura italiana e quella tunisina.
Politi ha anche visitato aziende agricole e avuto incontri nelle regioni del Manouba e del Nabuel. Principali argomenti discussi sono stati quelli legati all’olio d’oliva, all’ortofrutta, alla coltura della vite e allo sviluppo rurale.