29 marzo 2024
Aggiornato 16:30

Alta velocità, Codici: le tariffe Trenitalia non sono applicabili su tutte le tratte

Codici chiede la sospensione della pubblicità all’Agcom e diffida l’azienda di trasporto

NAPOLI - Codici Campania, Centro per I Diritti del Cittadino, ha inviato una segnalazione all’AGCOM –Autorità Garante delle Comunicazioni – ed all’Antitrust per chiedere l’immediata sospensione dello spot pubblicitario «Alta Velocità – Alta frequenza – Alta Convenienza» di Trenitalia. Lo spot pubblicizza offerte tariffarie super – 60% e speciale – 30% non specificando che non sono applicabili su tutte le tratte dell’Alta Velocità.

L’Associazione di tutela degli utenti, in particolare segnala la violazione delle norme del Capo II del Codice del Consumo che regola la pubblicità ingannevole: si tratta di pubblicità ingannevole per il consumatore nonché idonea ad indurre in errore l’utente a cui è rivolta, pregiudicando il suo comportamento economico.

«La pubblicità presente sui maggiori quotidiani nazionali – spiega Giuseppe Ambrosio, segretario Regionale di Codici Campania – non specifica che le tariffe non possono essere applicate a tutte le tratte. Inoltre denunciamo un peggioramento delle condizioni contrattuali: la tariffa promo – 15% ha sostituito la vecchia tariffa Amica, con la differenza che prima lo sconto poteva essere applicato anche acquistando il ticket di viaggio il giorno prima del viaggio, mentre adesso la promozione ha valore solo acquistando il biglietto sette giorni antecedenti. Una specie di beffa aggiuntiva se si considera che dal 1 aprile le Ferrovie hanno aumentato le tariffe dei biglietti mediamente del 7%».

L’Associazione, infine, ha sottolineato l’aumento progressivo e il ripetersi di numerosi episodi di ritardi sui treni Alta Velocità, nata per garantire tempi ridotti nei collegamenti ferroviari soprattutto nell’interscambio delle stazioni primarie nella penisola portando i tempi di percorrenza dei treni AV pari agli altri convogli che utilizzano i binari comuni, - con la differenza di aggravi di costi notevoli rispetto agli Eurostar.

«L’AV viaggia su binari creati e preposti per il solo utilizzo di tali treni – continua Ambrosio – non si capisce come mai nonostante gli aumenti delle tariffe e la disposizione di binari creati per il solo passaggio di tali convogli ci si ritrovi a fare i conti con i ritardi così come per la linea classica utilizzata negli anni scorsi. Non ci spieghiamo del perché di tale spesa visto che i risultati sono gli stessi. In alcune occasione i treni sono arrivati nella stazione di Roma pochi minuti prima dell’Eurostar o addirittura dopo».
Pertanto, CODICI ha inviato una nota di diffida alle Ferrovie dello Stato per chiedere il ritiro della pubblicità nonché una richiesta di maggiore efficienza oraria e all’Antitrust affinché si agisca con azioni sanatorie per multare le compagnie che applicano comportamenti scorretti a danno degli utenti.