Edilizia fantasma: Gdf scopre 5.269 evasori totali per 3 mld
Sotto la lente le ristrutturazioni. 10mila lavoratori irregolari
ROMA - Edilizia in nero per tre miliardi di euro e 500 milioni di iva non dichiarata. Una buona parte di una manovra finanziaria. Il vaso delle ristrutturazioni agevolate è stato scoperchiato dalla guardia di finanza che ha scoperto, in tutta Italia, 5.269 evasori totali: imprese fantasma, sconosciute al fisco, così come i 10.037 lavoratori in nero individuati. Si è conclusa con risultati importanti la terza fase del progetto Pandora che, nel triennio 2006-2008, ha setacciato soprattutto il vasto mondo delle partite Iva delle piccole e medie imprese, in modo particolare i piccoli artigiani. I soggetti ispezionati sono stati 7.851.
La Gdf ha esaminato l'archivio informatico contenente i bonifici bancari versati dai privati per le ristrutturazioni (legge 497 del 1997), incrociandolo con le banche dati già a disposizione delle fiamme gialle. Oltre un milione e 165mila le richieste di ristrutturazione edilizia agevolate presentate in tre anni: un universo di piccoli cantieri casalinghi che difficilmente si riesce a controllare e che sfugge spesso alle ganasce dell'erario. Grazie a questa particolare procedura informatica, il nucleo speciale entrate ha potuto analizzare il 100% delle richieste. Sotto la lente della Gdf sono finite soprattutto le posizioni di quelle aziende che hanno dichiarato redditi inferiori a quelli risultanti dai pagamenti effettuati con bonifici bancari dai committenti. In molti, pur incassando il denaro e rilasciando la fattura hanno preferito non dichiararne l'incasso al fisco.
Il tasso più elevato d'inadempienza è stato registrato nelle regioni del nord Italia, soprattutto in Lombardia, dove sono stati individuati 571 milioni di euro di base imponibile evasa, 1.128 posizioni lavorative irregolari e 649 evasori (825 i soggetti ispezionati). A seguire il Lazio, dove le 769 imprese controllate hanno occultato al fisco 263 milioni di euro, e dove sono emerse 1.364 posizioni lavorative irregolari. Il record delle violazioni al Sud spetta, invece, alla Calabria, con 156 milioni di euro di redditi evasi e 617 posizioni lavorative irregolari scoperte. La regione con meno casi di evasione totale è la Valle d'Aosta con 26 casi. Più in generale, sono oltre 2.200 gli evasori totali scoperti al nord, poco più di duemila al centro e 923 al sud. Il maggior numero di lavoratori in nero è stato individuato nel centro Italia, con 4.146 operai, 3.483 al nord e 2.408 al sud. In Abruzzo sono stati 205 i soggetti ispezionati, 168 gli evasori totali, 43 lavoratori in nero scoperti e 28 le violazioni penali.
«Oltre ad aver scoperto un gran numero di inadempienti, abbiamo accertato ben 1.222 violazioni penali, soprattutto evasioni particolarmente consistenti o fatture false - ha sottolineato il colonnello Flavio Aniello, comandante del nucleo tutela finanza pubblica della Gdf -. L'immobile è un bene sociale che merita molta attenzione da parte degli organi governativi, è giusto dare delle agevolazioni ma queste, è noto, attirano come il miele gli evasori. E dove ci sono agevolazioni noi interveniamo e controlliamo». Il denaro evaso dai privati rientrerà «con certezza» nelle casse statali. Per l'Agenzia delle entrate sarà solo questione di tempo e il denaro sottratto al fisco rientrerà in cassa.
Il progetto Pandora, nato nel 2006, non è ancora terminato. La quarta parte sarà riferita al 2009 e non saranno solo le agevolazioni edilizie ad essere messe sotto esame. Un altro settore che presto sarà analizzato è quello delle agevolazioni energetiche. «Per quanto riguarda l'edilizia, il primo trimestre dell'anno - spiega il colonnello Aniello - ha registrato un trend di domande di ristrutturazioni in crescita: indice, questo, anche di una leggera ripresa dell'economia del settore». Ma le sorprese, anche stavolta, non mancheranno.
«Per ora, l'importante - aggiunge Aniello - è che questi dati che abbiamo deciso di pubblicare possano creare anche una sorta di effetto deterrenza». Troppe le distorsioni sul mercato e sulla concorrenza provocate da atteggiamenti scorretti degli imprenditori. Un fenomeno che mette a rischio non solo le imprese oneste, ma anche la sicurezza sia dei lavoratori assunti in nero e spesso sfruttati, che delle stesse abitazioni oggetto di ristrutturazione. Spesso si guarda al risparmio, rimarca la Gdf, mettendo in secondo piano la qualità del lavoro.
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