12 ottobre 2025
Aggiornato 10:00
Farmer's market

Piano spesa: ok Berlusconi a 20mila mercati Coldiretti

stop inganni. risparmi per 4 mliardi per imprese e consumatori

«Avrete il governo al vostro fianco sempre e se sarà necessario intervenire con dei decreti per eliminare degli ostacoli, lo faremo.» E’ quanto ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi alla Convention sul progetto «la filiera agricola tutta italiana» presentato dal presidente della Coldiretti Sergio Marini di fronte ad una platea di 15mila agricoltori. Siamo «orgogliosi della nostra agricoltura e - ha sottolineato Berlusconi - vogliamo difenderla e un modo per farlo è quello di accorciare la filiera, un altro modo sarà la lotta alla contraffazione. Il governo è dalla vostra parte e apprezza il vostro sacrificio».

Il via libera alla più estesa rete commerciale in Italia con ventimila mercati degli agricoltori firmati «campagna amica» dove acquistare direttamente prodotti provenienti dagli allevamenti e dalle coltivazioni italiane per combattere la moltiplicazione dei prezzi dal campo alla tavola e smascherare il finto Made in Italy, annunciato dal presidente della Coldiretti Sergio Marini, ha avuto anche il convinto consenso degli altri rappresentanti del Governo. ll Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola ha espresso la volontà di rilanciare i Consorzi Agrari e di voler garantire la riserva di appositi «spazi scaffale» ai prodotti locali nella grande distribuzione mentre il Ministro per le Politiche Agricole Luca Zaia ha annunciato di aver chiesto alla distribuzione spazi per il Made in Italy. Uno spuntino conclusivo a base di mortadella e salame per sancire l’accordo ma anche per scongiurare il rischio di psicosi ingiustificate dei consumi di carne di maiale e derivati ha concluso la convention. A seguito dell’influenza messicana un sondaggio Coldiretti ha rilevato che un italiano su dieci sta rinunciando, senza ragione, a consumare carne suina.

Il prodotto agricolo «cento per cento italiano» senza trucchi, firmato dagli agricoltori, sarà offerto - ha spiegato Marini - attraverso la più estesa rete commerciale nazionale che coinvolge duemila mercati di campagna amica e duemila punti di vendita delle cooperative, mille dei consorzi agrari, cinquemila agriturismi e diecimila aziende agricole, ma coinvolgerà anche la rete della ristorazione a chilometri zero e la distribuzione che intenderà partecipare.

Un impegno per combattere le inefficienze e le speculazioni che nel 2008 - ha continuato Marini - sono costate alle tasche degli italiani 4 miliardi di euro con l’aumento dei prezzi per i prodotti alimentari che è stato in media del 5,4 per cento superiore al 3,3 per cento dell’inflazione generale, con un differenziale del 2,1 per cento che tende ad allargarsi nel 2009 (2,2 per cento a gennaio) nonostante il forte calo dei prezzi delle materie prime agricole. All’attuazione del progetto presentato da Coldiretti prenderanno parte diversi attori. Le imprese agricole innanzitutto, «il cui obiettivo - ha sottolineato Marini - è quello di far aumentare quei 17 centesimi che oggi finiscono nelle loro tasche su un euro di spesa, senza gravare sulle tasche del consumatore». L’effetto della riduzione dei passaggi e delle intermediazioni con un rapporto più diretto tra agricoltori e consumatori - ha sostenuto Marini - garantisce maggiore efficienza per assicurare acquisti convenienti alle famiglie e sostenere il reddito degli agricoltori in un momento di difficoltà economica. Riducendo la forbice dei prezzi che oggi aumentano in media quasi cinque volte nel passaggio da campo alla tavola.

Con il «piano spesa sicura» della Coldiretti vengono smascherati - ha affermato Marini - gli inganni del finto Made in Italy con 2/3 dei prodotti alimentari che arrivano sulle tavole che non contengono materia prima agricola proveniente dagli allevamenti o dai campi italiani, all’insaputa dei consumatori. Un inganno purtroppo legale che - ha concluso Marini - riguarda due prosciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all’estero, ma anche quattro cartoni di latte a lunga conservazione su cinque che sono stranieri senza indicazione in etichetta, oltre un terzo della pasta che è ottenuta da grano che non è stato coltivato in Italia all’insaputa dei consumatori e la metà delle mozzarelle non a denominazione di origine che sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere.

IL PIANO SPESA SICURA DELLA COLDIRETTI IN CIFRE
«Stop a inganni e speculazioni. Nasce la filiera agricola tutta italiana»

- 20.000 PUNTI VENDITA DI CAMPAGNA AMICA
o 10.000 NELLE AZIENDE AGRICOLE
o 5.000 NEGLI AGRITURISMI
o 2000 MERCATI DEGLI AGRICOLTORI
o 2000 NELLE COOPERATIVE
o 1000 NEI CONSORZI AGRARI
o RISTORAZIONE A KM ZERO

- VANTAGGI ECONOMICI
o RIDUZIONE DEI PASSAGGI PER RECUPERARE 4 MILIARDI DI COSTI AGGIUNTIVI DOVUTI ALL’INEFFICIENZA DI FILIERA A VANTAGGIO DI PRODUTTORI E CONSUMATORI

- VANTAGGI AMBIENTALI CON LA VENDITA DI PRODOTTI LOCALI A KM ZERO
o RIDUZIONE TRASPORTI E CONSUMO PETROLIO PER 9,9 MILIARDI DI KG
o RIDUZIONE GAS AD EFFETTO SERRA PER 3,2 MILIARDI DI KG

- VANTAGGI SALUTE CON PIÙ PRODOTTI DIETA MEDITERRANEA IN TAVOLA
o RIDUZIONE DELL’OBESITA’ E DEL SOVRAPPESO CHE INTERESSA 1/3 DEI BAMBINI ITALIANI E CHE SONO RESPONSABILI DI PATOLOGIE CHE ASSORBONO IL 7 PER CENTO DELLA SPESA SANITARIA PER UN TOTALE STIMATO IN 7 MILIARDI DI EURO
o MINORE INCIDENZA DELLE MALATTIE CON LA DIETA MEDITERRANEA CHE RIDUCE DEL 13 PER CENTO I CASI DI PARKINSON E DI ALZHEIMER, DEL 9 PER CENTO QUELLI LEGATI A PROBLEMI CARDIOVASCOLARI E DEL 6 PER CENTO QUELLI DI CANCRO
o ALLUNGAMENTO DELLA VITA MEDIA