26 aprile 2024
Aggiornato 00:00

Controlli a panifici irpini, scoperto un topo nella farina

Sequestrati dieci quintali di merce scaduta o mal conservata

NAPOLI - Tra la farina necessaria per impastare pane e biscotti c'era anche un topo. E' stato scoperto anche questo dai carabinieri della compagnia di Ariano Irpino che, in collaborazione con il personale del Dipartimento di prevenzione dell'Asl, hanno controllato sette panifici in provincia di Avellino. Dieci i quintali di prodotti alimentari scaduti e tenuti in cattivo stato di conservazione che sono stati sequestrati. In particolare, in un panificio-biscottificio, da un sacco di farina è saltato fuori un topo.

All'interno del locale gli uomini dell'Arma hanno potuto rilevare la presenza di esche velenose per ratti poggiate all'interno di piatti di plastica distanti pochi centimetri dai prodotti per la panificazione. All'interno del locale, inoltre, sono stati trovati escrementi di topi. In altri panifici, invece, i carabinieri e i sanitari hanno accertato la presenza di prodotti per la pasticceria, farina e pelati per la preparazione di focacce e pizze scaduti e mal conservati.

In più di un panificio, inoltre, sono stati riscontrati locali adibiti a laboratorio umidi e con infiltrazioni d'acqua. I prodotti alimentari spesso non presentavano alcuna etichettatura e alcuni depositi non avevano il minimo requisito di igiene. Sette i titolari di panifici denunciati per detenzione di derrate alimentari in cattivo stato di conservazione.

Durante i controlli sono stati chiusi tre panifici, due locali privi di qualsiasi autorizzazione sanitaria e sono state elevate sanzioni amministrative per circa 80mila euro. Il valore della merce sottoposta a sequestro ammonta a circa 15mila euro. Sempre nell'ambito dei controlli effettuati dai carabinieri in provincia di Avellino, i militari della Compagnie di Ariano Irpino e di Sant'Angelo dei Lombardi hanno denunciato i titolari di due panifici che avevano costruito il locale per la panificazione senza avere autorizzazioni. La titolare di un altro panificio è stata denunciata per l'emissione in atmosfera di sostanze poco significative mentre il proprietario di un'altra panetteria è stato denunciato perché non aveva il certificato di agibilità dei locali. Denuncia, infine, anche per una donna che trasportava il pane violando le prescrizioni igieniche.