I volantini di partito pagano il bollo solo al di fuori del periodo elettorale
E’ la risposta fornita dall’Agenzia, con la risoluzione n. 89/E di oggi, a un Comune che chiede chiarimenti
partiti che distribuiscono volantini su un’area pubblica fuori dal periodo elettorale non usufruiscono di alcuno sconto e devono pagare l’imposta di bollo, nella misura di 14,62 euro per foglio, per l’istanza da presentare all’amministrazione competente.
E’ la risposta fornita dall’Agenzia, con la risoluzione n. 89/E di oggi, a un Comune che chiede chiarimenti circa il corretto trattamento tributario da applicare alle istanze (e alle relative autorizzazioni) presentate dai partiti politici alle amministrazioni comunali.
Secondo le Entrate, infatti, le richieste presentate fuori dal periodo elettorale per l’occupazione temporanea di suolo pubblico non rientrano tra gli «atti, documenti e registri esenti dall’imposta di bollo in modo assoluto» e sono quindi sottoposti alla tariffa ordinaria.
Ciò perché le norme dispensano dal pagamento del bollo gli «atti costitutivi, statuti e ogni altro atto necessario per l’adempimento di obblighi dei movimenti o partiti politici, derivanti da disposizioni legislative o regolamentari». L’esenzione scatta, di conseguenza, solo per gli adempimenti resi obbligatori dalla legge, tra cui quelli strettamente legati alla chiamata alle urne dei cittadini.
Viceversa l’attività di volantinaggio effettuata a prescindere da elezioni si configura come «mera attività divulgativa, propagandistica o di proselitismo, che non è imposta da alcuna norma giuridica».
Allegato:
Risoluzione n. 89
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