Auto, lunedi piano Obama, nuove richieste a Gm e Chrysler
Aiuti sì, ma i due produttori dovranno fare la loro parte
DETROIT - Ore di trepidazione nei quartieri generali di Gm e Chrysler, che lunedì conosceranno il piano di aiuti - ma anche di richieste - che sarà annunciato dal governo di Obama. Una fonte dell'amministrazione Usa ha già riferito che ai grandi di Detroit saranno imposte nuove condizioni a fronte dell'erogazione di altrettanti nuovi finanziamenti. Condizioni che potranno essere dunque più severe di quelle che sono state fissate lo scorso dicembre dal governo dell'allora presidente Usa George W. Bush, quando sia Chrysler che Gm hanno ricevuto i primi finanziamenti federali per far fronte alla peggiore vendita di auto sofferta in 27 anni.
Necessari altri fondi - Entrambi i produttori di auto hanno ottenuto fino a questo momento prestiti governativi per un valore complessivo di 17,4 miliardi di dollari. Ma il problema è che la cifra non viene considerata sufficiente da nessuna delle due aziende. Gm chiede infatti altri 16,6 miliardi di dollari, mentre Chrysler spera in prestiti da 5 miliardi di dollari. Nella conferenza online che si è svolta due giorni fa, il presidente Obama ha anticipato che, a fronte dell'erogazione di nuovi finanziamenti, entrambe le società dovranno fare «cambiamenti abbastanza drastici».
Piani di ristrutturazione - E la fonte interpellata dall'Associated Press - che ha preferito optare per l'anonimato - ha ribadito che «ci potrebbero essere condizioni più ampie rispetto a quelle che sono state inizialmente stabilite». Come se non bastasse, sia Gm che Chrysler dovranno finalizzare i loro piani di ristrutturazione entro il termine ultimo fissato dal governo al prossimo mercoledì, 31 marzo. E il punto è che, se non dovessero riuscire a firmare un accordo definitivo sia con il sindacato che con gli obbligazionisti entro questa data di scadenza, sia Gm che Chrysler potrebbero assistere anche alla revoca dei finanziamenti fino a questo momento accordata.
Problema obbligazionisti per GM - Questo però è solo sulla carta finora, visto che il governo non si è pronunciato in tal senso negli ultimi giorni. Anzi, secondo il Wall Street Journal, è possibile che alle due aziende venga accordata una proroga di altri 30 giorni. Gm deve restituire 28 miliardi di dollari circa agli obbligazionisti, mentre il debito di Chrysler ammonta circa a 7 miliardi di dollari. Preoccupante in particolare, stando a quanto scrive la Bibbia della Finanza, soprattutto la situazione di Gm, che potrebbe non riuscire a ottenere le concessioni su cui punta né dal sindacato né dai suoi obbligazionisti entro la data di scadenza.
- 25/10/2022 Auto elettriche: +161% per una ricarica
- 29/07/2022 Stellantis da record nel primo semestre: 88 miliardi di ricavi e 8 di utile
- 16/05/2022 Renault, le attività in Russia passano allo Stato (ma con una porta aperta per il ritorno)
- 06/05/2022 Stellantis, aumento dei prezzi spinge ricavi e compensa calo vendite: mancano i chip