Scrima (Cisl Scuola): Su organici servono ulteriori risposte
«Gli effetti e le conseguenze di questa manovra incideranno sul funzionamento delle scuole»
ROMA - «Le tabelle sugli organici presentate ieri dal Miur ai sindacati confermano che, nell'immediato, l'entita' dei tagli diminuisce di 5.000 unità». E' quanto afferma il segretario generale della Cisl Scuola Francesco Scrima sottolineando che «pur essendo un primo concreto risultato del confronto voluto dalle Organizzazioni Sindacali, non può considerarsi risolutivo della gravissima situazione che vede nei tagli al personale della scuola un attacco al diritto allo studio ed alla qualità dell'offerta formativa pubblica».
«La riduzione di 36.857 unità di personale docente (11.347 nella scuola superiore; 15.542 nella scuola media; 9.968 nella scuola primaria) - evidenzia Scrima - 'mette in ginocchio' la scuola e mette a rischio il posto di lavoro di tanti precari per i quali il Governo deve dare un'immediata risposta, prorogando tutte le supplenze annuali ed immettendo in ruolo su tutti i posti vacanti disponibili».
«Gli effetti e le conseguenze di questa manovra - prosegue il numero uno del sindacato di categoria - incideranno sul funzionamento delle scuole che non saranno in grado di dare risposte alle richieste delle famiglie nelle singole realtà territoriali e investono nella loro responsabilità e nella loro azione, non solo i livelli periferici dell'Amministrazione, ma anche le Regioni e le Autonomie Locali alle quali sempre più si chiede di assumere un ruolo attivo e partecipe nei processi che determinano le condizioni di governo del sistema scolastico».
Secondo Scrima «va superato il consueto cliché, che vede gli Enti Locali attestati in un ruolo di pura rivendicazione e l'Amministrazione che tende ad applicare criteri e parametri solo in termini ragionieristici. Oggi è necessario che tutti assumano lo stesso obiettivo e lo stesso impegno: garantire il diritto allo studio e assicurare la qualità della formazione. Un impegno - conclude - che si richiede soprattutto per quelle realtà territoriali più duramente colpite dai tagli«
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