A Febbraio il mercato automobilistico europeo contiene la caduta (-18,3%)
Limitate le perdite nei Paesi che godono degli incentivi
TORINO - Il mercato dell’auto in Europa Occidentale (EU15 + 3 EFTA) ha riportato in febbraio una flessione del 17,3% nei confronti dello stesso mese dello scorso anno, registrando circa 902.000 nuove vetture.
Tra i cinque maggiori Paesi, solo la Germania ha riportato una crescita. Per gli altri, la contrazione rimane a due cifre, ma in alcuni casi minore rispetto a quella di gennaio. Nel complesso dei Paesi dell’Unione Europea allargata e dell’EFTA1, il calo a febbraio -- che ha avuto in media un giorno lavorativo in meno rispetto a febbraio 2008 -- è stato del 18,3%, per un totale di circa 968.200 immatricolazioni.
I Paesi nuovi membri dell’UE hanno risentito della contrazione maggiore, chiudendo il mese di febbraio a -30,3%, con poco più di 66.000 immatricolazioni. In Italia il mercato ha evidenziato i primi segnali confortanti rispetto all’andamento di gennaio. Il risultato di febbraio, con circa 165.300 nuove unità immatricolate, pari a -24,4% rispetto a febbraio 2008, coincide con un contenimento delle perdite riportate il mese precedente, quando il mercato chiuse a -32,6%.
‘‘L’andamento complessivo del mercato europeo a febbraio -- ha commentato Eugenio Razelli, Presidente di ANFIA, -- testimonia l’efficacia dei piani governativi a sostegno della domanda varati da alcuni Paesi. Per quanto riguarda l’Italia, speriamo che questo primo segnale positivo non sia dovuto all' ‘effetto novità’ prodotto dall’entrata in vigore degli ecoincentivi, ma che invece si consolidi nel trend. Manteniamo un atteggiamento positivo per i prossimi mesi, confidando nel progressivo smaltimento degli ordini attualmente in crescita, e nel fatto che gli incentivi vadano progressivamente a regime. Permane il problema dell’accesso ai finanziamenti per l’acquisto, rispetto al quale attendiamo con fiducia, come primo passo, il decreto attuativo delle annunciate modalità di intervento della SACE’’.
Nell’area dei paesi EU15 + EFTA le marche italiane hanno mantenuto stabile la propria quota di mercato (9,2%) rispetto allo scorso anno, confermandosi al quarto posto nella top ten dei principali Costruttori europei. Passando all’analisi degli altri quattro principali mercati europei, come già anticipato la Germania è l’unico Paese a chiudere con il segno più, ovvero con una variazione positiva del 21,5% rispetto a febbraio 2008. L’associazione nazionale dei Costruttori VDA ha dichiarato che si tratta del più alto livello di immatricolazioni mai registrato a febbraio negli ultimi dieci anni e questo grazie ai positivi effetti della riforma della tassa automobilistica annuale e degli incentivi alla rottamazione. Si tratta della prima volta che il mercato registra un tasso di crescita positivo nell’arco degli ultimi sei mesi e ci si aspetta una chiusura del primo trimestre al di sopra dei livelli raggiunti nello stesso periodo dello scorso anno.
Tra i mercati in calo, quello francese ha contenuto più di tutti le perdite, chiudendo con una variazione negativa del 13,2% rispetto a febbraio 2008. Una flessione attutita grazie al confermato successo degli incentivi al rinnovo del parco. Nel Regno Unito la flessione nel mese è stata del 21,9%. L’associazione nazionale dei Costruttori SMMT ribadisce l’urgenza di un’azione di supporto alla domanda da parte del governo, che nonostante riconosca l’importanza strategica del settore automotive per l’economia del Paese, tarda ad intervenire. Visto che gli altri Paesi europei hanno già introdotto misure a sostegno del comparto, è necessario, secondo l’associazione, che il governo acceleri i tempi di risposta stimolando la domanda mediante una campagna di incentivi alla rottamazione e provvedendo a facilitare l’accesso al credito al consumo e ai finanziamenti.
In conclusione la Spagna, che riporta nel mese di febbraio la contrazione più marcata: -48,8%. L’associazione nazionale dei Costruttori ANFAC ritiene insufficiente a risollevare la domanda il 'Plan Vive' lanciato lo scorso novembre dal governo, che prevede prestiti senza interessi su 5 anni per un massimo di 10.000 euro per veicolo.
- 25/10/2022 Auto elettriche: +161% per una ricarica
- 29/07/2022 Stellantis da record nel primo semestre: 88 miliardi di ricavi e 8 di utile
- 16/05/2022 Renault, le attività in Russia passano allo Stato (ma con una porta aperta per il ritorno)
- 06/05/2022 Stellantis, aumento dei prezzi spinge ricavi e compensa calo vendite: mancano i chip