27 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Incentivi: Avuta la grazia, gabbato lo Santo

Auto, Adiconsum: gli incentivi utilizzati come pratiche commerciali scorrette

Adiconsum agli automobilisti: “Segnalate le pratiche commerciali scorrette all’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato”

La storia si ripete. Varati gli incentivi per l’auto, con il meccanismo dello sconto praticato dai concessionari recuperati come credito fiscale, si ripetono le furbizie che speravamo di non vedere mai più.
L’incentivo pesa sulle finanze pubbliche, e serve ad aumentare i guadagni dei soliti furbi, purtroppo con la complicità delle Case; i media diffondono offerte a prezzi mirabolanti, grazie agli incentivi, salvo poi scoprire che quell’auto se la si vuole davvero comprare costa esattamente come prima.

Il trucco è semplice: si prende un modello «ECONOMICO», si tolgono aria condizionata, ABS e servosterzo, e si annuncia il prezzo come risultato degli incentivi; quando il Consumatore, allettato dal prezzo annunciato, si presenta in Concessionaria, inserendo gli accessori oggi irrinunciabili, il prezzo torna esattamente quello di prima, ma appare uno sconto «fantasma» che sarà un credito fiscale.

Se si insiste per avere il modello al prezzo pubblicizzato, cioè senza accessori, si scopre che non esiste e non può essere ordinato alla fabbrica.

ADICONSUM chiede che le Case cessino questa forma di pubblicità ingannevole ed auspica un’indagine da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato su questi comportamenti.

Adiconsum chiede, inoltre, al Ministero delle Finanze di vigilare, perché NON siano riconosciuti i crediti fiscali esistenti solo sulla carta.

La crisi nasce anche dal crollo della fiducia dei consumatori, e non sono certo furbizie miopi come queste a farcene uscire!