26 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Internazionalizzazione

Dagli Usa al Giappone con i tesori del Lodigiano

In arrivo la mappa anticrisi delle vie del gusto

Il gusto lodigiano alla conquista dei mercati internazionali. Formaggi, salumi, riso, dolci prodotti della cintura verde della bassa Lombardia hanno stregato i consumatori di mezzo mondo. Dalla Francia al Giappone, dagli Stati Uniti alla Germania: anche in questo periodo di crisi si stanno moltiplicando le «teste di ponte» estere della nostra tradizionale agroalimentare.

L’assessorato all’agricoltura della Provincia di Lodi sta preparando una mappa delle aziende che hanno già aperto passaggi oltre frontiera con i prodotti di qualità del territorio. «L’obiettivo – spiega l’assessore e vice presidente Fabrizio Santantonio - è avere un quadro completo della situazione per capire come aprire nuovi canali e come sfruttare le opportunità e le sinergie che ci possono essere, anche sulla base delle esperienze degli imprenditori che stanno già esplorando i nuovi mercati».

Ad esempio, da Graffignana ogni mese partono 30 quintali di salumi della famiglia Bertoletti con destinazione Austria, Francia, Germania e Svizzera. «Con l’estero abbiamo iniziato tre anni fa – spiega Emanuela Bertoletti – è un lavoro difficile per spiegare non solo la bontà del prodotto, ma anche il territorio che c’è dietro, le sue tradizioni, la sua cultura. Ma continuiamo e le risposte positive ci sono».

E non solo sugli insaccati, se poi il mulino Zibra di Mulazzano è diventato la base di partenza del riso arborio  per Usa e Canada (40 tonnellate al mese), Brasile (30 tonnellate), Germania, Francia e Spagna (tra 25 e 50 tonnellate) e adesso si sta aprendo anche il mercato australiano con una decina di tonnellate. «Il nostro marchio – spiega il titolare Massimo Amerio – esiste dagli inizi del 1900. I prodotti sono apprezzati anche grazie all’opera di informazione che fanno i ristoranti italiani all’estero».

In Austria, Germania, Belgio e Francia arriva anche il riso biologico che cresce sui campi di Antonio Negri a Valera Fratta. Ma nella mappa del gusto che sta preparando la Provincia di Lodi non poteva mancare il grana che nasce dalla lavorazione del miglior latte della Pianura Padana, come quello di Alberto Dedè con il suo caseificio alla frazione Propio di Borghetto, da dove ogni anno partono 400 forme (intere, grattugiate o come raspadura) dirette in Giappone.

«L’eccellenza lodigiana è un patrimonio della Lombardia e di tutto il made in Italy nel mondo – commenta Santantonio – abbiamo anche i biscotti tipici di Tacchinardi a Cornegliano che finiscono in diversi paesi extra Ue. Puntiamo a creare un sistema che si muova unito per essere più forte di qualsiasi crisi e che lavori insieme per portare all’estero il meglio della nostra terra e del made in Italy. E’ un percorso lungo e difficile, ma crediamo che all’interno di una rete territoriale che funziona ognuno debba fare la propria parte. E per quanto riguarda la Provincia, non ci stiamo certo tirando indietro. Infatti con la partecipazione a eventi come il Salone del gusto di Slow Food a Torino, o a quello dei Sapori a Milano, o il Cibus di Parma, e ancora con missioni in Nuova Zelanda, Argentina, Giappone e nord America abbiamo voluto non solo aprire nuovi canali commerciali, ma anche creare una vetrina che ci rappresenti al meglio per spingere gli stranieri a venire qui. Oltre a portare i prodotti nel mondo, vogliamo portare il mondo da noi».