2 agosto 2025
Aggiornato 06:30
Crisi auto

«Auto: garantire futuro produttivo e garanzie occupazionali»

Lo afferma in una nota il Segretario Confederale della Cisl, Gianni Baratta

«La crisi del settore auto e di tutto l'indotto è un banco di prova di come il Governo dovrà rispondere ad una crisi che va al di là dell'importanza del settore e che rappresenta solo la punta di un iceberg per l'intero comparto produttivo italiano». Lo afferma in una nota il Segretario Confederale della Cisl, Gianni Baratta.

«L'industria - continua il sindacalista - è tra i settori più colpiti dalla recessione e questa può risultare fatale sia per le imprese, sia per le centinaia e migliaia di lavoratori coinvolti. Entro i dieci giorni che il Governo ha chiesto per elaborare un piano - ha sottolineato Gianni Baratta - ci aspettiamo che ci vengano proposte soluzioni che garantiscano al settore auto un futuro produttivo, garanzie occupazionali e una serie di azioni economiche coordinate in sede comunitaria, per far sì che le misure da adottare siano equilibrate con quanto altri Paesi europei stanno facendo per le loro industrie automobilistiche».

«In particolare - ha concluso Baratta - ci attendiamo dal Governo ecoincentivi e rottamazioni incentivate per auto Euro 0, 1 e 2; credito garantito per le piccole e medie imprese dell'indotto; vincoli per l'occupazione e contro la delocalizzazione; impegni per incentivare lo sviluppo tecnologico«