Conciliazioni: risparmiatori indignati
Federconsumatori: «l’approvazione del regolamento d’attuazione, continua a subire inspiegabili ritardi»
Dopo la Class Action, anche la Camera di Conciliazione Consob si fa sempre più lontana.
Infatti, l’entrata in vigore di tale organo, varata con il D.Lgs. 179 dell’8 ottobre 2007, che doveva diventare operativa subito dopo l’approvazione del regolamento d’attuazione, continua a subire inspiegabili ritardi.
Approvata dal precedente Governo - Questo strumento conciliativo per risparmiatori ed investitori era stato approvato dal precedente Governo, insieme alla legge che introduceva finalmente nel nostro ordinamento le azioni collettive, in tutela dei soggetti deboli e sulla spinta degli innumerevoli scandali finanziari che si sono succeduti negli ultimi anni. Purtroppo, si sa quali incredibili ostacoli si stanno ponendo alla Class Action, la cui entrata in vigore, non solo ha già subito due rinvii da parte dell’attuale Governo, con la scusa di apportare dei miglioramenti, ma ha anche subito un’importante modifica, tutt’altro che migliorativa, che la priva della retroattività, contro il parere della stessa Antitrust, secondo la quale «i diritti sono diritti fino a quando non vanno in prescrizione». Modifica che escluderà dal raggio di azione delle cause collettive tutti gli scandali da cui era nata (BIPOP, PARMALAT, CIRIO, ecc.).
Si pensava e si sperava, quindi, che almeno l’entrata in vigore della Camera di Conciliazione presso la Consob, instituita per la risoluzione delle controversie tra risparmiatori / investitori e gli intermediari (banche e assicurazioni) dovute alla violazione, da parte di questi, degli obblighi di informazione, correttezza e trasparenza, non subisse ritardi. Anche perché, al contrario della legge sulle azioni collettive, l’attuale Governo e le associazioni imprenditoriali e degli intermediari finanziari non perdevano occasione per magnificare l’utilizzo di strumenti conciliativi, quali moderni, efficienti, veloci e poco costosi, in opposizione alla class action, che hanno sempre ostacolato.
Ma invece il ritardo c’è già. I regolamenti, che dovevano essere emanati entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del decreto stesso, sono apparsi sul sito Consob solo in data 5 gennaio 2009. La stessa Consob, seppur informalmente, conferma i ritardi, senza specificare ancora né tempi né modalità, mentre ignari risparmiatori e investitori già hanno avviato le procedure per avvalersi della Camera di Conciliazione.
E’ tollerabile che, ogni volta sono in gioco gli interessi dei poteri forti ci sia grande solerzia, mentre, quando si tratta di tutelare gli interessi dei soggetti deboli, come nel caso di risparmiatori e investitori nei confronti degli intermediari, o si depotenziano e si snaturano leggi già varate, o si accumulano continui ritardi? – si chiede sbalordita Federconsumatori.
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