28 agosto 2025
Aggiornato 09:00
Il clan dei Madonia investe nel settore delle scommesse

Giochi d’azzardo: un fatturato da record

Codici: più controlli delle istituzioni sui fondi investiti nel gioco d’azzardo

Questa mattina le forze dell’ordine di Caltanisetta hanno arrestato il boss Carmelo Barbieri e hanno scoperto l’esistenza di fondi investiti dalla mafia in due società che operano nel settore delle scommesse sportive. Entrambe le società, intestate a prestanome, sono state sequestrate stamani su ordine del giudice per le indagini preliminari. Questa vicenda solleva la preoccupante quanto realistica ipotesi secondo cui alla base del settore dei giochi d’azzardo ci possano essere soldi sporchi investiti dalla mafia.

Gli incassi legati alle scommesse sono stati nel 2008 pari a 46,5 miliardi e sono stati versati nelle casse dello Stato 7,9 miliardi, il 10% in più rispetto al 2007. Il settore del gioco d’azzardo costituisce, secondo l’Eurispes, la terza «azienda» del Paese dopo Eni e Fiat. Il comparto scommesse continua un’ascesa che sembra infinita e i due prodotti che, da soli, valgono oltre la metà del fatturato complessivo sono le «slot machines» e il «gratta e vinci». Le scommesse sportive nell’ultimo anno, poi, hanno avuto un incremento del 50,7% che fa riflettere.

Scommesse e poker non autorizzati proliferano anche su internet e sono stati 1447 i siti internet di gioco non autorizzato oscurati negli ultimi 3 anni dal Ministero dell’Economia.

«Il fenomeno legato alla febbre del gioco d’azzardo affonda le sue radici nella speranza di arrotondare lo stipendio con l’aiuto della «dea bendata» e, in un periodo di crisi economica come quella che sta attraversando il nostro Paese, si corre il rischio che molti cittadini ricorrano alle scommesse sperando in facili guadagni. In realtà il passo verso un’ulteriore impoverimento delle famiglie, con un conseguente indebitamento, è breve e molto pericoloso», dichiara il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli. E aggiunge: «E’ necessario che le istituzioni prendano coscienza del problema del gioco, bisogna avviare dei seri programmi che, con campagne informative, disincentivino quella che può diventare una dipendenza con gravi conseguenze per la popolazione». «Inoltre», conclude, «è importante che le forze dell’ordine intensifichino i controlli per verificare i fondi che sovvenzionano il mondo delle scommesse perché il caso di Caltanisetta potrebbe aprire un nuovo filone d’indagine che lega la criminalità organizzata al gioco d’azzardo».