«Diritto alla casa al centro di una gigantesca questione sociale»

La legge regionale 27, che ha stabilito l’aumento generalizzato dei canoni Aler, va cambiata radicalmente.
Di fronte a tante proteste contro le palesi iniquità, la regione ha messo in campo «aggiustamenti» insignificanti o addirittura destinati a peggiorare l’offerta pubblica di alloggi per i ceti popolari e più svantaggiati.

Siamo perciò a fianco degli inquilini e dei sindacati Sunia Cgil, Sicet Cisl, Uniat Uil e Unione Inquilini, che da oggi a venerdì manifestano davanti al Pirellone contro la legge voluta dalla giunta Formigoni, in dissenso anche con un’intesa firmata con il Pirellone da Cgil-Cisl-Uil nel mese di novembre.

La nostra non è una solidarietà di circostanza. Il diritto alla casa è al centro di una questione sociale destinata a ingigantirsi con l’incombente crisi generale. Rischiamo infatti la precipitazione di un dramma che appare tanto più inaccettabile perché travolge famiglie e persone sole dei ceti popolari, mentre sul loro bisogno c’è chi ha potuto arricchirsi enormemente con la speculazione immobiliare e finanziaria.

Sulla casa, come sul carovita, su stipendi e pensioni, non è più tempo di mezze misure e di pannicelli caldi. E’ tempo di lottare per invertire la rotta rovinosa tracciata dai neoliberisti e da un centrodestra che, a Roma come a Milano, è totalmente asservito alla logica del profitto dei potentati economici.