19 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Emergenza cibo

Diouf: «L'irrigazione decisiva per la sicurezza alimentare dell'Africa»

Occorre un «Fondo di risposta rapida» a livello mondiale per i paesi in crisi

La gestione delle risorse idriche è un elemento decisivo per la sicurezza alimentare, ha detto il Direttore Generale della FAO Jacques Diouf, intervenendo alla conferenza internazionale ad alto livello «Acqua per l'agricoltura ed energia in Africa: le sfide del cambiamento climatico», che si è aperta oggi a Sirte.
La Conferenza è organizzata dalla FAO, come presidente di turno di UN Water, insieme al Governo libico, ed in collaborazione con l'Unione Africana, il Consiglio dei ministri africani per lo sviluppo dell'acqua (AMCOW), la Banca per lo Sviluppo Africano e la Commissione Economica per l'Africa.

Nel corso della conferenza di tre giorni, ministri di 53 paesi africani discuteranno di un programma per una «Rivoluzione Blu» che valorizzi le risorse idriche sinora largamente inutilizzate dell'Africa.  La Conferenza punta a raggiungere conclusioni concrete e passare dalle parole ai fatti.

Questo programma, dell'entità di 65 miliardi di dollari e della durata prevista di 20 anni, esamina in dettaglio gli investimenti necessari, in ciascun paese, per l'irrigazione e per la costruzione di centrali idroelettriche.  Si prevede che l'Africa sub-sahariana, che ha il tasso di malnutrizione più alto del mondo, sarà colpita molto duramente dagli effetti del cambiamento climatico, mentre con una popolazione che per il 2050 raggiungerà i due miliardi di persone, dovrà essere in grado di triplicare la propria produzione alimentare.

In realtà questa è la prima volta che sono stati preparati documenti di sintesi a livello nazionale sugli investimenti per singolo paese, basati su valutazioni di breve, medio e lungo periodo che prendono in esame gli investimenti necessari, dal controllo dell'acqua a livello di villaggio, a sistemi di irrigazione di vasta portata che utilizzino i bacini dei fiumi più importanti, sia per l'agricoltura che per la generazione di energia elettrica.

Parlando dell'attuale crisi finanziaria, economica ed alimentare mondiale, Diouf ha sottolineato che «la promozione della produzione agricola dei paesi poveri è la sola soluzione possibile e duratura per combattere la fame.  Dobbiamo dunque investire maggiormente in agricoltura».

Ha poi osservato che «è essenziale migliorare le condizioni in cui gli agricoltori lavorano e l'attuale situazione del commercio internazionale», ricordando che proprio questa è stata la ragione per cui di recente ha sollecitato un nuovo Vertice Mondiale di Capi di Stato e di Governo nel 2009, «assicurare una maggiore coerenza nella governance della sicurezza alimentare mondiale e per gettare le basi per un nuovo sistema di commercio agricolo che dia agli agricoltori sia dei paesi in via di sviluppo che di quelli sviluppati la possibilità di guadagnarsi da vivere in modo decente».

«Dobbiamo avere l'intelligenza e la creatività di concepire politiche di sviluppo agricolo, regole e meccanismi che ci diano un regime di commercio internazionale che non sia solo libero ma anche equo», ha continuato Diouf.

Nell'immediato il Vertice dovrebbe lavorare all'istituzione di un «Fondo di risposta rapida» per riavviare la produzione agricola a livello locale in caso di crisi, in particolare nei paesi a basso reddito fortemente dipendenti dalle importazioni alimentari.

Una dichiarazione congiunta
Si prevede che i delegati a conclusione della conferenza adottino una Dichiarazione congiunta per promuovere lo sviluppo delle risorse idriche a livello nazionale, regionale e continentale e riuscire a sfruttare a pieno le potenzialità del settore agricolo ed energetico del continente per assicurare la sicurezza alimentare e soddisfare il crescente fabbisogno alimentare ed energetico.

UN Water è un meccanismo inter-agenzie che coordina le attività relative all'acqua dell'ONU.