Con gli allarmismi infondati rischio “colpo” da 500 milioni per la filiera carne
La Cia invita ad una maggiore cautela nel diffondere le notizie. Altrimenti possono esserci pesanti conseguenze. I consumatori possono stare tranquilli: i prodotti in vendita sono sicuri
Se continua la campagna allarmistica, si rischia un danno di circa 500 milioni di euro per tutta la filiera della carne, sia suina che bovina. A sostenerlo è la Cia-Confederazione italiana agricoltori in merito alla vicenda dei suini e dei bovini irlandesi contaminati da diossina.
I riflessi sui consumi, per il momento, sono contenuti, ma nei prossimi giorni, in presenza di un allarmismo infondato, si corre il pericolo -avverte la Cia- di un taglio netto nelle vendite, specialmente di prodotti come cotechini e zamponi che raggiungono il loro apice di acquisto proprio nel periodo delle feste di Natale. Conseguenze, comunque, potrebbero esserci anche per i prosciutti e i salami e per la stessa carne fresca bovina e suina.
Da qui -sottolinea la Cia- l’esigenza di evitare psicosi tra i consumatori. I nostri controlli sono efficaci e i dati di questi giorni lo confermano pienamente. Stesso discorso per gli allevamenti italiani, sia bovini che suini, sono estremamente sicuri. I mangimi che vengono utilizzati sono sottoposti ad analisi rigorose. Gli allevatori rispettano ogni regola igienica e di sanità e da tempo hanno investito in qualità.
Per la Cia, quindi, occorre evitare qualsiasi allarme privo di fondamento che disorienta i consumatori e può avere ripercussioni fortemente negative sull’economia della nostra agricoltura, che già vive una fase difficile, e su tutta la filiera carne sino alla distribuzione finale.