19 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Detrazioni fiscali efficienza energetica

Polemiche sulle detrazioni 55%

Paolo Landi, Adiconsum: «Centinaia di proteste dei consumatori sul taglio delle detrazioni fiscali del 55%»

Sono oltre 3 miliardi e mezzo gli investimenti attivati dalle famiglie nel 2007 e nel 2008 con l’agevolazione del 55% sul risparmio energetico, che hanno permesso un risparmio di 500.000 MWh di energia non consumata e un ulteriore beneficio di riduzione della CO2 stimato in 70.000 tonnellate, che hanno permesso allo Stato di introitare 350 milioni di IVA.

C’è anche da considerare che qualora l’Italia non rispettasse gli impegni di riduzione di CO2, al 2012 ci saranno molti miliardi di euro di penalità che si dovranno pagare all’Unione Europea.

Con il decreto il Governo ha rimesso in discussione questa importante agevolazione che ha avviato un processo di ammodernamento delle caldaie e degli impianti termici, di miglioramento della coibentazione degli edifici, di sviluppo delle energie rinnovabili, di risparmio energetico: investimenti che con l’aggravarsi della crisi dovrebbero invece essere ulteriormente sviluppati.

Adiconsum chiede al Governo di mantenere le detrazioni fiscali anche per il futuro: se gli attuali incentivi hanno funzionato, non si capiscono le ragioni della loro modifica.

Con l’introduzione dei tetti di spesa molte famiglie resteranno escluse dai benefici. Inaccettabile è anche il principio del silenzio-dissenso: se il Governo ritiene di ridurre le risorse disponibili modifichi i criteri, ma dia certezza a coloro che fanno l’investimento.

Sono ben giustificate, quindi, le centinaia di proteste che stanno arrivando all’Adiconsum da famiglie che si sentono raggirate da parte dello Stato.