30 ottobre 2025
Aggiornato 06:00
Codici: «Ennesimo scandalo»

Ricette in cambio di sesso

Codici: «Tardivi i controlli, solo nel Lazio le farmatruffe negli ultimi 3 anni sono costate più di 23 mln di euro»

A seguito dello scandalo delle prescrizioni illegali, che ha portato all’arresto di ben 43 persone tra medici, farmacisti ed informatori scientifici, CODICI non può che esprimere il proprio rammarico per l’ennesima truffa scoperta dalle forze dell’ordine; una truffa che, purtroppo, conta diversi precedenti : l’ultimo scandalo scoperto dalle forze dell’ordine nella Regione risale all’ottobre 2007, quando furono denunciati tre medici di Roma per il commercio di farmaci antiepatite, un business di circa 3 milioni di euro; un altro fatto simile, ma dalle dimensioni geograficamente più estese, lo ricordiamo i primi di febbraio 2006: la truffa da 10 milioni di euro che ha interessato medici e farmacisti dal Nord al Sud d’Italia; ma è possibile ripercorrere ogni annualità e trovarne di altre, tutte costosissime.

Ma soprattutto tutte architettate con le stesse modalità: iper prescrizioni di farmaci costosissimi che, passando per farmacie amiche, vengono immessi in altri circuiti commerciali o, peggio, addirittura gettati nella spazzatura; un sistema che viene chiamato «comparaggio», ed è interamente a spese del SSN. Dal 2006 ad oggi, nella sola Regione Lazio, si contano truffe per almeno 23 milioni di euro.

«Siamo di fronte l’ennesimo scandalo che ha sottratto alle casse dello Stato cifre da capogiro che potevano essere risparmiate - tuona Ivano Giacomelli, segretario nazionale CODICI- Bastava che i nostri amministratori, (assessori prima, commissari adesso), avessero effettuato, come da noi più volte sollecitato, dei controlli sulle prescrizioni in eccesso. Sono anni che sentiamo raccontare la stessa favola sui risparmi e sull’adeguamento organizzativo del sistema, ma, puntualmente, viene fuori lo scandalo che mette in evidenza sempre le stesse carenze, ma soprattutto gli stessi protagonisti : medici di base e case farmaceutiche. Accogliamo con amara compiacenza l’annuncio del Presidente di una tranche di controlli all’inizio dell’anno venturo, ciò nonostante non possiamo non dire che si tratta di una misura tardiva che suona come il solito proclamo».