20 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Con la pioggia intensa si è verificato un rapido ingrossamento dei fiumi

Livello del Po salito di un metro in un giorno

E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti nella mattina del primo dicembre, primo giorno dell’inverno meteorologico

Con la pioggia intensa si è verificato un rapido ingrossamento dei fiumi con il livello idrometrico del fiume Po che a Pontelagoscuro è salito di quasi un metro passando da - 4,45 a - 3,51 metri in un giorno. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti nella mattina del primo dicembre, primo giorno dell’inverno meteorologico. Il rapido aumento del livello idrometrico del piu’ grande fiume italiano per effetto della forti precipitazioni conferma - sottolinea la Coldiretti - l’allerta per i fiumi italiani al centro nord dove si stanno verificando piene ed esondazioni con allagamenti dei campi circostanti.

Le precipitazioni intense di novembre arrivano dopo che nei mesi precedenti si è verificato - continua la Coldiretti - circa un terzo di precipitazioni in meno rispetto al periodo preso a riferimento dai climatologi (1971 – 2000): il calo di precipitazioni è stato del 40,7 per cento in meno ad ottobre, del 13,6 per cento in meno a settembre e del 49,4 per cento in meno ad agosto, sulla base dei dati dell'osservatorio agroclimatico dell'Ucea.

L'alternarsi di periodi di siccità con quelli di pioggia intensa è uno degli effetti dei cambiamenti climatici che si manifestano con una modificazione della distribuzione delle piogge e l'aumento dell'intensità delle precipitazioni. Una situazione che mette a rischio il 70 per cento dei Comuni italiani considerati a forte propensione di frane e alluvioni - prosegue la Coldiretti - che interessano oltre 21mila chilometri quadrati di territorio nazionale.

La caduta della pioggia per essere efficace e ristabilire le riserve idriche deve avvenire - sottolinea la Coldiretti - in modo costante e durare nel tempo, mentre i forti temporali, soprattutto se si manifestano con precipitazioni intense, rischiano di provocare danni poiché l'acqua che cade violentemente tende ad allontanarsi per scorrimento, portando con sé la parte superficiale del terreno e favorendo frane e smottamenti.

La caduta della neve invece - conclude la Coldiretti - consente di ripristinare le riserve idriche ed è destinata a portare generalmente sollievo all'agricoltura, secondo l'antico proverbio contadino «sotto la neve pane», tranne nei casi in cui il peso del manto nevoso non determini danni alle colture o alle strutture agricole come le serre o ancora la neve non renda inaccessibile l'accesso alle aziende per la consegna del prodotti deperibili e per l'alimentazione del bestiame.