28 agosto 2025
Aggiornato 03:00
Saranno convocati tavoli di filiera ad hoc per ogni prodotto agroalimentare regionale

Contro la crisi sostegno bipartisan a misure su etichettatura

Potenziamento dei controlli dal Ministro Zaia al Presidente Vendola

Indicazione obbligatoria dell’origine del prodotto agricolo in etichetta e intensificazione dei controlli. Questi in sintesi i due strumenti contro la crisi dell’olio che accolgono un consenso bipartisan, dal Ministro delle Politiche Agricole al Presidente della Regione Puglia.
A margine dell’incontro convocato per individuare soluzioni alla crisi che sta colpendo il settore olivicolo-oleario, il Presidente della Giunta, Nichi Vendola, ha garantito tutte le azioni utili al potenziamento dei controlli e all’indicazione chiara e trasparente del prodotto pugliese in etichetta, oltre alla convocazione di tavoli di filiera per ogni comparto agricolo che sta vivendo il momento di crisi di mercato.

«Indicazione obbligatoria dell’origine in etichetta e controlli divengono fattori determinanti – commenta il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni – per scongiurare le crisi di mercato dell’olio extravergine di oliva pugliese che subisce la concorrenza sleale di prodotti di dubbia origine e qualità importati dall’estero a prezzi stracciati ed etichettati come ‘made in Italy’. Ma è altrettanto strategico costruire serie politiche di filiera con i rappresentanti del mondo della trasformazione e della commercializzazione. Per questo non possiamo che apprezzare – conclude Salcuni - l’invito del Presidente Vendola all’Assessore alle Risorse Agroalimentari, Enzo Russo, a convocare tavoli di filiera che valutino le strategie da mettere in campo per la valorizzazione e la promozione dei comparti agroalimentari in Puglia».

Perfettamente in linea il DDL sulla competitività, varato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 31 ottobre scorso. Il Ministro Zaia ha spiegato che il provvedimento serve a garantire la tracciabilità dei prodotti, ad informare correttamente il consumatore e allo stesso tempo a difendere tutte le produzioni Made in Italy’ dalle storture del mercato. Il provvedimento prevede che, con i decreti del Ministro delle Politiche Agricole e del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con le associazioni di categoria,  saranno stabiliti filiera per filiera i prodotti alimentari soggetti all'obbligo di indicazione. I decreti andranno a determinare le modalità per l'indicazione del luogo di origine o provenienza e il requisito della prevalenza della materia prima agricola utilizzata nella preparazione o produzione dei prodotti.

«Non bisogna dimenticare che l’Italia – rileva il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio - ha già una legge sull’etichettatura obbligatoria dell’olio extravergine di oliva, ancora oggi inapplicata. Sulle confezioni di tutti gli extravergini etichettati dopo il 17 gennaio 2008, come previsto dalla normativa entrata in vigore in Italia 10 mesi fa, vanno indicati obbligatoriamente lo Stato nel quale le olive sono state raccolte e dove si trova il frantoio in cui è stato estratto l'olio. Se le olive sono state prodotte in più Paesi, questi devono essere tutti indicati in ordine di quantità decrescente. Ciò dovrà riguardare l’intera produzione agroalimentare – conclude il Direttore De Concilio - in linea con quanto disposto dalla Legge 204 del 3 agosto 2004, ottenuta con il sostegno di un milione di firme dei cittadini raccolte da Coldiretti e che obbliga a indicare la provenienza dei prodotti agricoli in tutti gli alimenti, sancito nuovamente dal DdL presentato dal Governo ed all’esame della Conferenza Stato-Regioni».