Retromarcia di Trenitalia sui divieti ai cani
LAV: «Primo passo positivo, si va in direzione giusta per garantire convivenza e responsabilità»
«Trenitalia, dopo le numerose proteste delle scorse settimane, fa sostanzialmente marcia indietro sul divieto d’accesso alle vetture per i cani di media e grande taglia. Potranno così continuare a viaggiare sui treni, con le consuete accortezze e la responsabilità del detentore, senza rappresentare più un mai provato problema igienico o sanitario. Per questo non sarà necessario né l’uso obbligatorio del trasportino né la criticata certificazione veterinaria, sostituita dal, certo, documento comprovante l’iscrizione all’anagrafe canina».
Questo il commento di Gianluca Felicetti, presidente LAV, all’annuncio delle nuove regole per i viaggi con animali decise da Trenitalia, che entreranno in vigore il prossimo 1° dicembre.
«L’azienda di trasporto ferroviario, anche grazie all’intervento del Sottosegretario alla Salute Francesca Martini che ringraziamo, ha iniziato a comprendere che i viaggiatori con cani, gatti o altri domestici al seguito, 170mila l’anno, non possono essere considerati di serie B, e che gli animali, aldilà degli aspetti etici per noi fondamentali, da presunto problema possono diventare una reale opportunità, anche di sviluppo della clientela» prosegue Felicetti.
«In questo settore non possiamo ancora paragonarci alla Gran Bretagna, Paese che non pone limitazioni nemmeno sugli Eurostar, ma nemmeno alla Spagna in cui tutto è vietato. Finalmente, poi, le regole per gli animali vengono distinte, fin dal titolo, da quelle vigenti per gli oggetti come i bagagli e, con l’ultima carrozza di seconda classe riservata anche ai quattrozampe, non ci sarà più la possibilità per un altro viaggiatore di pretendere lo spostamento o la discesa forzata del cane» conclude Felicetti.
Il nuovo divieto di accesso ai cani ritenuti pericolosi dall’Ordinanza ministeriale in scadenza il 28 gennaio prossimo, infine, è applicabile di fatto solo a pitbull e rottweiler, e resterà in vigore al massimo per due mesi, visto che il Sottosegretario Martini ha annunciato la cancellazione dell’elenco delle razze.
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