Presentati a Gualdo Tadino i due volumi dedicati ad Alfredo Santarelli
La ceramica al centro dell’evento, a cui ha preso parte anche il Ministero dello Sviluppo economico
A pochi giorni dall’inaugurazione della mostra dedicata ad Alfredo Santarelli, la città di Gualdo Tadino gli conferisce un ulteriore tributo: la realizzazione di due volumi che racchiudono le duecentonovantadue opere della sua antologica. I due cataloghi sono stati presentati al pubblico, mercoledì 5 novembre, nella sala consiliare del Comune di Gualdo Tadino.
Uno dal titolo «Alfredo Santarelli 1874-1957 maestro dell’arte ceramica nel cinquantenario della morte», realizzato dai curatori Enzo Storelli e Mario Becchetti, insieme al fotografo Franco Chiucchi, l’altro «I listini nel cinquantenario della morte» scritto da Giancarlo Franchi e Franco Chiucchi. All’evento oltre ai curatori della mostra, ad Angelo Scassellati, sindaco di Gualdo Tadino, e a Gilberto Garofoli, assessore alla programmazione economica del Comune di Gualdo Tadino, erano presenti Roberta Pasi, dirigente del Ministero dello Sviluppo economico, Alvaro Verbena, sindaco di Deruta, alcuni rappresentanti di Cna e Confartigianato e Marinella Caputo, storica dell’arte, che ha tenuto una breve lezione dal titolo «Alfredo Santarelli, oltre lo storicismo» per approfondire la conoscenza dell’artista. Durante l’incontro sono state proiettate le immagini più significative delle opere del ceramista gualdese allestite nella chiesa monumentale di san Francesco a Gualdo Tadino. «Un progetto – ha sottolineato Angelo Scassellati –, fortemente voluto dall’amministrazione comunale, ma non soltanto, perché all’interno di questo progetto c’è la collaborazione con tutte le città della ceramica dell’Umbria, sostenute con grande convinzione e forza, anche economica, dalla Regione e dal Ministero per lo Sviluppo Economico. Una grande iniziativa che serve per celebrare un grande uomo, un grande protagonista che ha saputo con l’arte, attraverso l’arte non soltanto rappresentare degnamente la sua città, ma trasferire agli altri la sua capacità di far gustare il bello, dando il meglio di se stesso. Questo è per noi Alfredo Santarelli».
L’incontro è stato un’ottima occasione anche per parlare di rilancio economico e di integrazione industriale tra i comuni dell’Umbria. «È il primo momento di questo grande progetto – ha annunciato Scassellati –, a cui seguirà la triennale della mostra della ceramica, un’iniziativa destinata a rilanciare le 37 edizioni del concorso internazionale della ceramica di Gualdo Tadino. Sono progetti condivisi dal ministero e dalla Regione Umbria su cui c’è una grande convinzione degli istituti di credito, delle associazioni di categoria e degli stessi operatori per rilanciare settori fondamentali dell’economia non solo di Gualdo Tadino ma di tutta la regione». D’accordo con questa disamina anche Alvaro Verbena, sindaco di Deruta: «Santarelli è un riferimento che ha legato la sua qualità artistica ad un rilancio internazionale della ceramica artistica nazionale italiana. L’elemento che contraddistingue la sua opera era il siglare gli oggetti che faceva, marcare la sua qualità e su questo elemento di riconoscibilità noi dobbiamo legare le tradizioni locali regionali per un rilancio di riconoscibilità che lotti contro la contraffazione di un prodotto che è unico nel suo genere. L’Umbria è la prima regione in Italia per la produzione ceramica artistica, e anche per industrie importanti come la Tagina che occupa circa 1600 addetti del territorio regionale». L’obiettivo che si pone il Ministero dello Sviluppo economico insieme alle città della ceramica per i prossimi anni è la riscoperta delle radici di un territorio e la valorizzazione dei prodotti del territorio per rilanciare l’attività economica a livello internazionale. «Dal valore delle tradizioni – Roberta Pasi, dirigente Ministero dello Sviluppo economico – noi guardiamo avanti e riusciamo a trasferire quello che oggi è un patrimonio artistico di grandissimo pregio nelle produzioni sia degli artisti che ancora lavorano la ceramica sia di quelli che oggi lavorano anche a livello artigianale, industriale. E questa terra ha tutte le caratteristiche per riuscire a portare avanti questa sfida per prima».