3 maggio 2024
Aggiornato 11:00
Porto di Genova

In arrivo lo stato di agitazione al porto di Genova

Per la mancata attuazione del Protocollo sulla sicurezza

GENOVA - In data 3 novembre 2008 si è riunito l’attivo dei Delegati del porto di Genova per esaminare lo stato del confronto con Prefettura, Terminalisti e Istituzioni Pubbliche riguardo l’attuazione per Protocollo del 14 maggio 2007.
L’Assemblea, valutata la relazione sull’ultimo incontro tenutosi in Prefettura, giudica negativamente l’esito dello stesso, in particolare si denuncia la strumentalizzazione di alcune parti pubbliche che, pur dovendo essere preposte ad attività di vigilanza, continuano a produrre futili pretesti per non praticare quanto previsto dall’accordo e rendere quindi più difficile il ruolo ed il compito del Coordinamento.

Il tutto parrebbe finalizzato più a mantenere inalterate vecchie rendite di posizione che non a sviluppare il contributo che il Coordinamento potrebbe portare.

Restano, dopo circa un anno dalla nascita, ancora senza risposta una serie di questioni che chiamano in causa anche gli altri soggetti firmatari.

In particolare non hanno trovato risposta definitiva chi e con quali strumenti deve garantire la copertura economica dei lavoratori eletti nel Coordinamento e chi deve fornire i mezzi per l’attività.

Nonostante ciò viene rilevato in modo positivo, il punto di riferimento che il Coordinamento è saputo diventare in questo anno per i lavoratori, sostituendo quanto la parte pubblica non è stata in grado di garantire.

Per ribadire quindi la necessità di fare funzionare al meglio uno strumento (Protocollo) che tutti i lavoratori portuali hanno voluto, e vogliono continuare a mantenere per il futuro, per superare tutte le obiezioni strumentali che vengono poste, si chiede l’apertura di un vero e concreto tavolo di confronto con tutti I soggetti interessati.

A sostegno di tale richiesta, l’Assemblea da mandato alle Segreterie FILT-FIT-UILT di dichiarare da subito lo stato d’agitazione dell’intera portualità genovese.

Se il confronto auspicato, non porterà i risultati attesi in tempi brevi, si da altresì mandato che allo stato d’agitazione sia fatto seguire lo Sciopero Generale dei lavoratori del Porto di Genova.