31 luglio 2025
Aggiornato 06:00
Commercio regionale

In arrivo tavolo tecnico per programmazione commerciale regionale

Secondo Marrazzo, «Nella distribuzione è necessario riequilibrare il rapporto tra le piccole e medie imprese con le grandi»

Il Lazio istituirà un tavolo tecnico per definire la programmazione commerciale regionale, anche alla luce della nuova crisi finanziaria e per agevolare l’accesso al credito delle imprese. Lo ha annunciato oggi il Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, in occasione dell’Assemblea pubblica di Confcommercio Lazio. Secondo Marrazzo, «nella distribuzione è necessario riequilibrare il rapporto tra le piccole e medie imprese con le grandi».

Il Presidente ha poi aggiunto che «purtroppo in questa crisi dell’economia reale, che forse potrà peggiorare ma non migliorare nel breve termine, occorre un coordinamento delle politiche del credito». Infatti, «l’accesso al credito è fondamentale per affrontare la crisi economica che si sta vivendo». «La Regione - ha spiegato - è una nave che non è potuta rientrare nel cantiere, ma ha dovuto cambiare il suo riassetto. Il Lazio ha, infatti, assunto e assumerà un ruolo più importante nella programmazione. Lo abbiamo già dimostrato con la sanità e i rifiuti e continueremo a farlo per altri settori. E’ venuto il momento delle decisioni: non penso al consenso, ma al benessere dei cittadini». Il Presidente Marrazzo, riferendosi poi alla criminalità che colpisce il commercio, ha rimarcato che «quella organizzata è tra di noi e tenta di infiltrarsi a Sud della regione». «Molte aziende - ha affermato - sono a rischio quando viene immesso denaro sporco perché saltano le regole del gioco e di conseguenze le attività».

Il Presidente di Confcommercio Lazio, Cesare Pambianchi, nel corso dell’Assemblea pubblica dell’associazione, ha ribadito le priorità degli operatori: «Tutelare l’accesso al credito delle imprese, assicurare una pianificazione urbanistica e commerciale, implementare l’assetto infrastrutturale ed elevare i livelli formativi. L’aumento delle imprese attive nel commercio, infatti, è solo dello 0,3%, poco superiore alla media nazionale, e il saldo fra iscrizioni e cessazioni nell’ultimo trimestre è di segno ‘meno’ sia per il settore distributivo che per il turismo». Pambianchi ha poi ricordato il problema dell’accesso al credito, ribadendo che «oltre il 40% delle imprese dichiara di avere difficoltà nella gestione della liquidità». «Occorre avviare - ha proposto - un monitoraggio sull’attività creditizia degli istituti nella regione e creare un ente garanzia-fondo a sostegno dei crediti alle imprese, che consenta un supporto alle nostre aziende sul modello del credito assicurato da parte delle assicurazioni».