ADUC: «Il Governo sostiene solo le aziende»
«Ma non i consumi in un mercato che premi i virtuosi»
Le paventate rottamazioni nel settore automobilistico e degli elettrodomestici, così come preannunciate dal ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, dovrebbero aiutare settori particolarmente in crisi o «fermi», come dice il nostro ministro.
Ormai sono anni che questi settori sono incentivati, con gli Euroxx di cui ormai si è perso il conto di quali siano da buttar via o da comprare e, nonostante questo, le aziende beneficiate non riescono a risalire la china.... lezione che evidentemente non è molto servita, visto che si ripropone la medesima politica. Perché questa volta dovrebbe funzionare? Forse ci sono stuoli di consumatori/allocchi che, dopo la rottamazione di questi anni sarebbero disposti a rimetter mano al portafogli (sempre più vuoto) per sostenere queste aziende con l'illusione di sostenere anche se stessi e il mercato? Mah! Noi riusciamo a vedere solo un mondo fatto di tante «Alitalie», coi soliti boiardi di Stato o politici «attaccati alle poltrone» che cercano consensi e legittimazione.
Eppure non ci vorrebbe tanto. Forse, se l'economia fosse basata sulla libertà di scelta dei consumatori, cioè, nello specifico, sulla loro maggiore disponibilità di potere d'acquisto grazie a minori imposizioni fiscali, un certo riequilibrio si potrebbe avere. E sarebbe del tipo che coinvolge solo quelle aziende che sono in grado di essere sul mercato grazie a qualità e competitività.... ma forse in questo modo i «bravi» sarebbero solo quelli che ci sanno fare in modo libero e trasparente e non solo coloro che concedono ed erogano le possibilità, cioè coloro che fanno crescere sudditi e non attori dei mercati. Sì, forse è proprio qui la differenza, ma noi non ci rassegniamo.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc