4 maggio 2024
Aggiornato 03:30
Trasporto ferroviario

Filippi: «Inopportuna richiesta Moretti per aumento tariffe»

«Governo intervenga per appianare debito»

«Dopo i guasti significativi ai nuovi locomotori, dopo i treni in ritardo che su alcune tratte hanno un incidenza di oltre il 30%, con i tempi di percorrenza che sulle reti regionali sono superiori a quelli di vent'anni fa, dopo il problema delle pulci estive e il divieto di accesso ai cani superiori ai sei chili, dopo il licenziamento di De Angelis, che ha determinato un clima di intimidazione nei confronti di chiunque esprima dubbi sulla sicurezza, oggi l'Amministratore delegato delle Ferrovie Mauro Moretti esordisce con la richiesta di aumento delle tariffe accampando il pretesto del recupero di competitività del servizio e la necessità di difendersi dalla minaccia che ci viene dallo 'straniero' DB, SNCF e più recentemente NTV».

Lo afferma il senatore Marco Filippi, capo gruppo Pd in commissione Lavori pubblici a Palazzo Madama.
«Ma Moretti - prosegue il senatore - dimentica che la tariffa in un sistema liberalizzato la fa il mercato mentre in un sistema ancora monopolitisco, come l'attuale, la tariffa è determinata dalle previsioni contenute nel contratto di servizio che non risulta ne preveda un incremento, specie a fronte del non rispetto degli standard di qualità. Piuttosto sia il governo ad appianare gli ingenti debiti che l'azienda registra da tempo e che solo la condizione di Azienda di Stato - conclude Filippi - non consente di certificarne lo stato di fallimento».