6 giugno 2023
Aggiornato 05:30
La crisi scuote Detroit

Aria di fusione tra Gm e Chrysler

La notizia, riportata dal Wall Street Journal e dal New York Times, è stata confermata ad Associated Press da una fonte vicina al negoziato

Le tre grandi case automobilistiche di Detroit stanno per diventare due. General Motors e Chrysler hanno avviato trattative che potrebbero portare a una fusione o ad una acquisizione di Chrysler da parte di Gm. La notizia, riportata dal Wall Street Journal e dal New York Times, è stata confermata ad Associated Press da una fonte vicina al negoziato.

Chrysler, che è controllata dal colosso del private-equity Cerberus, ha già dato vita a una joint venture con Gm per la produzione di motori ibridi con Gm. Cerberus, oltre all'80,1 per cento di Chrysler controlla anche il 51 per cento del gruppo di servizi finanziari Gmac (a Gm è rimasto il rimanente 49 per cento) che, secondo il Times, ha fatto i conti in maniera pesante con la crisi del settore del credito. La trattativa avviata oltre un mese fa sarebbe stata sospesa nelle ultime due settimane caratterizzate da volatilità e incertezza sui mercati finanziari, ma dovrebbe riprendere quando a Wall Street si saranno calmate le acque. Sia Gm che Cerberus avrebbero tutto l'interesse a fare in fretta. Se la fusione andasse in porto, cambierebbe in maniera radicale il panorama automobilistico americano e mondiale.

Gm ha 100 anni, Chrysler 83. In caso di fusione (secondo il Times la probabilità che vada in porto è del 50 per cento) Gm consoliderebbe il ruolo di leadership a livello mondiale, insidiato da Toyota che nel 2007 ha venduto sostanzialmente lo stesso numero di automobili del colosso di Detroit. Non è la prima volta tuttavia che si parla di fusioni in città: già l'anno scorso Gm esplorò l'ipotesi di una acquisizione di Crysler dal gruppo tedesco Daimler, prima che Cerberus entrasse in gioco con un investimento da 7,4 miliardi di dollari (la società americana ha confermato il mese scorso di trattare l'acquisto del rimanente 20 per cento della propritetà da Daimler).

In precedenza, nel 2005 Gm e Ford, il terzo grande marchio di Detroit, avviarono una trattativa per una possibile joint venture che non si materializzò. La crisi dei mercati ha colpito duramente l'industria dell'auto americana, tanto che venerdì scorso sia Gm che Ford hanno diffuso comunicati per smentire le voci di una bancarotta imminente. In borsa le due società hanno fatto registrare le perdite più grandi in decenni: Gm nell'ultima settimana ha perso circa la metà del suo valore chiudento a 4,89 dollari mentre Ford ha terminato la settimana di contrattazioni a 1,99 dollari.

Fonte: Apcom