28 marzo 2024
Aggiornato 21:00
Telefonia

Aumenti telefonia, canone Telecom incluso

ADUC: «Ipocrisia, perversione ed inutilità»

Ipocrisia, perversione, inutilità. Tre sostantivi che caratterizzano il settore delle telecomunicazioni italiane. L'ipocrita è Telecom, perversa è l'Autorità Garante nelle Comunicazioni (Agcom) e il suo sistema di regolamentazione, inutile è Mister Prezzi.

I fatti
Telecom Italia ha annunciato che chiederà un aumento di un euro agli altri gestori di telefonia fissa sul canone di interconnessione tramite l'unbundling (il costo che mensilmente Wind, Fastweb, Tele2-Vodafone, Tiscali, ecc pagano per l'affitto della rete, cavi dell'ultimo miglio e centraline). L'Agcom dice che questo potrebbe determinare un ulteriore vantaggio di Telecom sul mercato, visto che i gestori alternativi dovranno aumentare le tariffe ai clienti finali. Ne consegue che l'ex monopolista sarà 'obbligato' ad aumentare il canone agli utenti, affinché gli stessi abbiano poca convenienza a tornare a Telecom, abbandonando, per esempio, Wind.

L'ipocrisia
Scrive l'Apcom, agenzia stampa del gruppo Telecom Italia. «In sostanza a Telecom non interessava aumentare il canone ma solo il costo dell'unbundling, e la prima manovra è un passaggio conseguente ma non richiesto da Telecom». E poi: «Telecom ha però deciso di alleviare le conseguenze dell'operazione sulla clientela residenziale. L'aumento del canone non colpirà le fasce più deboli della popolazione. In sostanza tutti gli utenti che rientreranno nell'operazione del governo con la 'social card' (circa un milione secondo le ultime stime) non subiranno aumenti del canone, anzi sono allo studio da parte dell'azienda interventi per diminuire l'attuale costo di 12,4 euro al mese (Iva esclusa)».
Ragionamento ipocrita: nella telefonia fissa Telecom detiene una quota di mercato superiore al 70% e fare lo sconto ad un milione di utenti, non cambia la sostanza: Telecom, «di riffa o di raffa», aumenta il canone mensile agli italiani!

La perversione
Sta nel fatto che l'Agcom fa aumentare anche le tariffe per gli utenti finali di Telecom in modo che questo gestore non abbia un vantaggio sugli altri... ma Telecom, alla fin fine, è quella che ci guadagna di più, dai singoli utenti e dai gestori che continuano ad essere costretti ad acquistare i suoi prodotti.

L'inutilita'
Mister Prezzi ha promosso concorrenza e calo dei prezzi nel settore: «Sono i medicinali e la telefonia i settori che hanno maggiormente risentito degli effetti positivi delle liberalizzazioni», ha detto Antonio Lirosi... ignorando le recenti rimodulazioni tariffarie nella telefonia mobile, già avvenute, e i possibili aumenti che potrebbe conoscere la telefonia fissa.
Ancora una volta ci chiediamo: a che serve Mister Prezzi?

Che si aspetta alla divisione strutturale della rete dell'ultimo miglio da Telecom?

Domenico Murrone, responsabile Aduc Tlc