Pensionati Cisl: «Pronti a trattare»
«I pensionati della Cisl non segnano il passo, non sono in posizione attendista e non hanno bisogno di spinte e sollecitazioni a scendere in campo»
«I pensionati della Cisl non segnano il passo, non sono in posizione attendista e non hanno bisogno di spinte e sollecitazioni a scendere in campo. Al contrario: confermano tutta la validità della piattaforma rivendicativa della categoria. E i loro dirigenti si confrontano con le istituzioni ad ogni livello, ovunque le condizioni del negoziato sono utilmente praticabili». Il segretario di Fnp, Antonio Uda, pur evitando esplicite polemiche con lo Spi, rimarca la diversità di metodo che contraddistingue in questa fase gli approcci delle confederazioni Cgil e Cisl dinnanzi alla crisi economica in atto.
«Abbiamo una tesa e delicata partita sociale aperta col governo e col ministro Sacconi in particolare - ha continuato il leader dei pensionati Cisl - e non dobbiamo compromettere alcuna opportunità di conseguire qualche risultato, sia anche parziale, neppure in una congiuntura così avversa. Perciò non è il momento di agitazionismi fini a se stessi, come quelli unilateralmente proclamati da Cgil il 27 settembre. Dobbiamo invece concentrarci sull'essenziale e sfidare su questo il governo, cercando di portare a fianco dei ceti deboli che rappresentiamo, il favore delle forze sociali più sensibili ed equilibrate. Insistiamo perciò - ha continuato Uda - su tre punti circoscritti e precisi: - estensione della cosiddetta quattordicesima anche ai pensionati con redditi superiori ai 700 euro/mese; - copertura integrale contro l'inflazione di un paniere di beni essenziali per gli anziani; opposizione a ventilati, crudeli spostamenti in avanti dello stanziamento di fondi per inon-autosufficienti».
Ancora in polemica, sia pure indiretta, con Spi-Cgil, Uda ha citato un esempio di rivendicazione «secondaria in questa fase»: la restituzione del fiscal-drag. «Giustamente - egli ha detto - le tre confederazioni chiedono la riduzione del peso fiscale su lavoratori dipendenti e pensionati. Occorre invece ricordare che il fiscal-drag influisce solo marginalmente sulla stragrande maggioranza, quella più povera, dei pensionati».
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