19 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Presentazione del Rapporto ANCE

Attività internazionale del sistema italiano delle costruzioni

Lo studio ANCE, effettuato su un campione di 44 imprese, mostra come nel quinquennio 2003-2007 le aziende che hanno operato sui mercati internazionali hanno più che raddoppiato il proprio fatturato estero

E' stato presentato oggi presso il Ministero degli Affari Esteri il Rapporto dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) sull'attività internazionale del sistema italiano delle costruzioni nel 2007, da cui emerge che è sempre più consistente e strutturata la presenza all'estero delle imprese di costruzione italiane, per le quali l'attività oltre confine rappresenta ormai un fondamentale volano di crescita.

Lo studio ANCE, effettuato su un campione di 44 imprese, mostra come nel quinquennio 2003-2007 le aziende che hanno operato sui mercati internazionali hanno più che raddoppiato il proprio fatturato estero (+127%, con una velocità di crescita annua del 23%).

Il Rapporto 2007 registra che le aziende italiane sono presenti in 79 Paesi e che i cantieri attivi all’estero sono complessivamente 502, per un totale di oltre 34 miliardi di Euro. Per quanto riguarda la distribuzione geografica, lo Studio conferma che il Sud America è, con il 29% dei contratti, la regione in cui le imprese italiane detengono la maggior quota di lavori, seguita da Africa (26%), Unione europea e paesi extra Ue (23%) e Medio Oriente (14%).

«Questa Conferenza - ha affermato il Sottosegretario agli Affari Esteri, Vincenzo Scotti, nell’aprire i lavori alla Farnesina - si situa lungo il percorso di una diplomazia economica italiana che «personalizza» la strategia di sostegno all’internazionalizzazione. Di questo percorso l’ANCE è senza dubbio uno dei protagonisti. E’ in questa logica che stiamo lavorando con l’ANCE, concentrandoci su tre direttrici: l’attività informativa, il supporto in loco e il coordinamento fra i diversi attori del Sistema-Italia.»

«Il posizionamento geo-economico e geo-politico dell’Italia - ha osservato in conclusione il Sottosegretario agli Affari Esteri - rappresenta un vantaggio comparativo, a condizione che la sfida dell’internazionalizzazione sia colta e vinta. Sta alle imprese saperne trarre le conseguenze in termini strategici, operativi e anche di assetti proprietari. Sta alle Istituzioni accompagnare e, se possibile, precedere questa evoluzione.»

«Si tratta di risultati di enorme importanza - ha dichiarato il presidente dell'Ance Paolo Buzzetti - Un risultato che è stato possibile ottenere anche grazie alla importante collaborazione tra il Ministero degli Affari Esteri, le imprese di costruzione e la filiera produttiva del settore e che - ha detto ancora il presidente dell’ANCE - ci spinge oggi a chiedere al nuovo Governo, che si è fino ad ora dimostrato attento e disponibile alle esigenze del settore, di varare una serie di nuove misure indispensabili per rafforzare e consolidare l’attività delle nostre imprese all’estero.»