12 ottobre 2025
Aggiornato 08:00
Coppola su bilancio sociale

Assemblea AVIS Veneto

Nel 2007 l’AVIS ha raccolto nel Veneto oltre 215 mila donazioni (sangue, plasma e piastrine), contando su circa 130 mila soci e quasi 390 strutture organizzative territoriali coordinate da sette organismi a livello provinciale

L’assessore al bilancio Isi Coppola ha portato stamattina il saluto della Regione ai partecipanti all’assemblea straordinaria dell’AVIS (Associazione Volontari Italiani del Sangue) del Veneto durante la quale, oltre all’approvazione di alcune modifiche statutarie, è stato presentato il primo bilancio sociale dell’associazione.

«E’ una tappa fondamentale nel nostro modo di fare associazione – ha detto il presidente dell’AVIS regionale Alberto Argentoni – e lo consideriamo il primo passo in un percorso di crescita della cultura della valutazione». Il bilancio sociale dell’AVIS fa riferimento all’attività 2007, analizzando quanto è stato fatto, chi sono gli interlocutori dell’associazione, le risorse economiche utilizzate ma soprattutto le risorse umane associative che sono impegnate nell’attività delle donazioni di sangue.

Nel 2007 l’AVIS ha raccolto nel Veneto oltre 215 mila donazioni (sangue, plasma e piastrine), contando su circa 130 mila soci e quasi 390 strutture organizzative territoriali coordinate da sette organismi a livello provinciale. Nel documento è sottolineato che l’obiettivo dell’attività è garantire l’autosufficienza nel Veneto in sangue, emocomponenti e plasmaderivati e di partecipare anche al raggiungimento dell’autosufficienza a livello nazionale. Una parte del sangue raccolto (circa 17 mila sacche) viene inviato infatti fuori regione, prevalentemente in Lazio, Sardegna e Sicilia. Sottolineando l’impegno dell’AVIS, con cui la Regione ha una stretta collaborazione, l’assessore Coppola si è soffermata in particolare sull’importanza del capitale umano che emerge anche da uno strumento di comunicazione innovativo come il bilancio sociale.

«La Regione del Veneto – ha aggiunto – è stata un pioniere in questo campo in Italia, costruendo il proprio bilancio sociale giunto quest’anno alla quinta edizione. Nella fase iniziale abbiamo incontrato le vostre stesse difficoltà, ma ora è un tipo di lettura che si sta allargando sul territorio regionale ed è un fatto assolutamente positivo che questo strumento sia stato adottato anche dall’AVIS». Di questo tema hanno parlato anche Chiara Mio e Ferruccio Bresolin dell’Università di Venezia.