30 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Fondo di sostegno sull'affitto

Fondo affitti. Barbanente: «Necessario che i Comuni facciano la loro parte»

«Ogni anno l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Molfetta Pietro Uva cerca di scaricare sulla Regione mancanze che non sono affatto regionali»

«Ogni anno, puntualmente, l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Molfetta Pietro Uva, quando deve decidere i criteri del bando comunale sul fondo di sostegno all’affitto, cerca di scaricare sulla Regione mancanze che non sono affatto regionali. Un modo subdolo e scorretto di giocare con i numeri per dare una visione distorta della realtà e attribuire ad altri la responsabilità della riduzione del fondo.

Come riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno di sabato 6 agosto a pag. 11, quest’anno la lamentela riguarda la riduzione della cosiddetta premialità, ossia la quota di fondi aggiuntivi che la Regione eroga ai Comuni in proporzione ai finanziamenti da questi stanziati per il «fondo affitti», premiando quelli che contribuiscono con maggiori risorse in proporzione al fabbisogno.

E no, caro assessore Uva, come lei sa il fondo affitti si è ridotto quest’anno per i tagli statali e, proprio per non farli gravare sulle persone e le famiglie meno abbienti, la Regione ha contribuito al fondo con ben 18 milioni di euro, somma maggiore rispetto a quella degli scorsi anni e persino rispetto a quella stanziata dal Ministero. E se ha ridotto la quota di premialità lo ha fatto perchè non riusciva a utilizzarla interamente a causa dell’irrisorio contributo dei comuni.
Sappiano gli inquilini che lo scorso anno il contributo regionale è stato pari quasi al 40% e quest’anno è superiore al 56% per tutti i comuni della regione. E sappiano gli inquilini di Molfetta che il loro comune l’anno scorso partecipò con 40.000 euro, pari a poco più del 2%, contro gli oltre 900.000 euro del contributo regionale, così composto: 600.000 euro più 304.888.84 euro di premialità assegnati dalla Regione a fronte del su citato cofinanziamento comunale. I conti sono presto fatti: la premialità ha consentito di moltiplicare per 8 il contributo comunale. Mica male come premio!

Invece di giocare con i numeri per giustificare la riduzione del numero di beneficiari del sostegno all’affitto, il Comune di Molfetta, se davvero ha a cuore gli inquilini bisognosi, si impegni a mettere a disposizione almeno il 5% dell’importo cofinanziato da Stato e Regione. O forse non può ammettere di avere difficoltà di bilancio dovute all’eliminazione dell’ICI anche per i redditi alti da parte del governo suo amico e che per questa ragione molti benestanti non pagheranno un’imposta che certo non pesava loro particolarmente e invece i più poveri, sui cui redditi l’affitto pesa moltissimo, riceveranno meno contributi?»