30 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Welfare

Uda (Fnp Cisl): «Dossier pensionati sparito dall'agenda politica»

Al termine di una riunione della segreteria nazionale della Fnp-Cisl, Antonio Uda, descrive così il clima nel quale il sindacato dei pensionati si prepara al rilancio della vertenza della categoria

«L'attenzione che si registra sui temi economici e sindacali nell'opinione pubblica italiana è senz'altro un dato positivo, anche se trainato da problematiche oggettivamente stringenti, quando non drammatiche. E tuttavia il livello del dibattito non riesce a bucare sull'intera platea delle situazioni sociali in maggiore sofferenza, a cominciare da quella che riguarda 17 milioni di ex-lavoratrici e lavoratori in pensione». Al termine di una riunione della segreteria nazionale della Fnp-Cisl, Antonio Uda, descrive così il clima nel quale il sindacato dei pensionati si prepara al rilancio della vertenza della categoria.

«E' fuori discussione - soggiunge Uda - il nostro appoggio alla linea della confederazione Cisl, sui dossier di più acuta attualità: Alitalia, conseguenze sociali della riforma federalista, e soprattutto riforma della contrattazione, un obiettivo da cogliere sperabilmente in maniera unitaria, per conseguire, specialmente attraverso forti incrementi del salario di produttività, il recupero del potere d'acquisto da parte della famiglie popolari. Ma - continua Uda - resta preoccupante l'affievolimento del dibattito pubblico sulla vertenza dei pensionati. I mezzi di comunicazione infatti si diffondono sul disagio anziano, a partire dal tragico taglio dei consumi essenziali, colpiti da rincari a percentuali di due cifre sui beni di prima necessità (pane, pasta, latte, fitti, bollette). Ma la politica rimane sorda ad ogni grido di dolore.

Semplicemente il tema è sparito dalle agende di governo e di opposizione. Giacciono così inerti e senza trovare serie interlocuzioni, le proposte dei pensionati sulle modalità di recupero del potere d'acquisto degli assegni, sulla individuazione di un paniere Istat che tuteli integralmente dall'inflazione i consumi-base degli anziani e soprattutto quella rivendicazione che il nostro sindacato mette in cima alle altre, per il rilievo etico e morale che essa ha. Parliamo - precisa Uda - del progetto di legge di iniziativa popolare per i non-autosufficienti, che i presidenti Fini e Schifano pur si sono impegnati a sollecitare in parlamento. E' uno stallo da cui uscire - conclude il leader dei pensionati Cisl -.

Non è ancora il momento di chiamare i 6 milioni di associati a Spi, Fnp e Uilp e tutti i pensionati italiani ad una nuova fase di mobilitazione nazionale, in attesa che la finanziaria e il bilancio di previsione precisino gli impegni del governo. Ma il nostro senso di responsabilità e di considerazione per i tempi delle istituzioni e della politica non potrà certo durare a lungo, in assenza di una prima risposta che peraltro il ministro del lavoro e della previdenza sociale, Sacconi ci ha promesso. Una risposta che dovrà muovere il primo passo con la convocazione della commissione congiunta interministeriale e sindacale prevista dal decreto governativo del 10 dicembre scorso, conseguito all'accordo del 10 luglio 2007».