25 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Emergenza cibo

Diouf visita lo Swaziland colpito dalla crisi alimentare

Assistenza d’emergenza ai contadini del paese africano

La FAO aiuterà i contadini senza risorse dello Swaziland ad acquistare sementi in tempo per la prossima stagione di semina, ha dichiarato oggi il Direttore Generale della FAO, Jacques Diouf, durante una visita ad un progetto rurale in Boyane, vicino la capitale Mbabane.
Diouf ha affermato inoltre che la FAO nell’ambito della sua Iniziativa contro l’aumento dei prezzi alimentari (ISPF, l’acronimo inglese) fornirà assistenza d’emergenza ai contadini colpiti dalla crisi.

I prezzi di molti alimenti di base, come riso e farina di granoturco, dei combustibili e di molti altri prodotti di base sono aumentati in modo così brusco negli ultimi mesi che molti contadini swazi non sono più in gradi di comprare le sementi e gli altri input agricoli a loro necessari, con il grave rischio di rimanere senza raccolto, senza cibo e senza reddito.

A partire dal 29 settembre, la FAO organizzerà Fiere Commerciali dove i coltivatori potranno trovare sementi ed altri input agricoli dei produttori locali.

Invece di ricevere quantità preconfezionate di sementi, i coltivatori potranno usare buoni per scegliere le varietà che preferiscono, mentre al tempo stesso i produttori locali avranno l’opportunità di avere nuovi clienti.

Uno sforzo congiunto - Lo Swaziland fa parte di una lista crescente di paesi destinatari dell’impegno coordinato di tutta l’ONU di contrastare gli effetti di mesi di aumenti dei prezzi alimentari.

«Stiamo raddoppiando gli sforzi, da un paese all’altro», ha dichiarato Diouf. «Dobbiamo lavorare insieme per riuscire a produrre più cibo dove serve con maggiore urgenza per contenere l’impatto dell’aumento dei prezzi alimentari sui consumatori poveri».

Buoni per le sementi sono stati già impiegati in altre occasioni per incrementare la produzione alimentare in Swaziland, in particolare dopo il grave periodo di siccità con la conseguente perdita dei raccolti che ha colpito il paese nella stagione 2006-2007. I fondi per gli interventi sono venuti dal Dipartimento di Aiuti Umanitari della Comunità Europea (ECHO) e dal Fondo Centrale di Risposta alle Emergenze (CERF).

Ma l’assistenza d’emergenza per affrontare il rialzo dei prezzi è solo una parte della risposta, ha fatto notare Diouf, che ha poi rinnovato il suo appello affinché maggiori investimenti siano destinati al settore agricolo ed ai programmi che affrontano i problemi che hanno contribuito al generale aumento dell’insicurezza alimentare nella regione, prime tra tutte le sfide poste dal cambiamento climatico e la diffusione dell’HIV e dell’AIDS.

A Boyane alcuni orfani di AIDS ed altri gruppi di bambini vulnerabili hanno mostrato a Diouf alcune delle pratiche agricole, di artigianato e di altra natura che hanno imparato nelle scuole rurali sul campo per giovani agricoltori (JFFLS).

Queste scuole sono gestite dal programma di emergenza e riabilitazione della FAO in Swaziland, in collaborazione con altre agenzie delle Nazioni Unite. Nell’ambito di questa iniziativa si offre ai bambini con maggiori difficoltà l’opportunità di migliorare la propria alimentazione seminando una varietà di colture e insegnando loro al tempo stesso migliori pratiche agricole.

Nell’ambito delle scuole rurali, un programma finanziato principalmente dal governo australiano, si insegnano anche altre discipline e mestieri che potranno aiutarli in futuro a guadagnarsi da vivere. «Dobbiamo ridurre la generale vulnerabilità delle famiglie, e far sì che la loro sicurezza alimentare non sia messa a repentaglio anche di fronte ad emergenze come l’impennata dei prezzi o la siccità», ha affermato Diouf.

L’Iniziativa FAO contro l’aumento dei prezzi alimentari - Nell’ambito di questa iniziativa sono in fase di realizzazione, o sono pianificati, progetti d’emergenza in almeno 78 paesi.

I prezzi alimentari sono aumentati del 52 per cento tra il 2007 ed il 2008, con gravi conseguenze economiche, sociali e politiche nei paesi poveri. Contemporaneamente i prezzi elevati degli input agricoli sono diventati un grosso ostacolo per i paesi in via di sviluppo ad accrescere la produzione. Nel periodo compreso tra il gennaio 2007 e l’aprile 2008, in particolare i prezzi dei fertilizzanti sono balzati molto più dei prezzi alimentari.

Anticipando l’impatto esteso e la natura grave dell’aumento dei prezzi, nel dicembre 2007 la FAO ha lanciato la sua Iniziativa contro l’aumento dei prezzi alimentari, per aiutare i paesi vulnerabili a prendere misure urgenti per incrementare la produzione e fornire sostegno politico per migliorare l’acceso al cibo.

Secondo la FAO i paesi più colpiti – per la maggior parte in Africa - avranno bisogno di almeno 30 miliardi di dollari all’anno per assicurare la sicurezza alimentare e rilanciare i sistemi agricoli trascurati per molti decenni.