1 maggio 2024
Aggiornato 16:30
Bollo auto, interrogazione di Cotto

«Tutelare gli automobilisti per evitare ingiunzioni di pagamento»

«Aiutare gli automobilisti a capire cosa fare se ricevono un’ingiunzione di pagamento del bollo auto perché non possono dimostrare di averlo pagato». Lo ha chiesto in una interrogazione presentata a palazzo Lascaris la vicepresidente della Giunta regionale, Mariangela Cotto, dopo le migliaia di avvisi di mancato pagamento recapitati dalla Regione in questi giorni.

«Il problema principale – spiega l’esponente del Gruppo di Forza Italia/Pdl – riguarda coloro che non sono più in possesso della documentazione relativa al pagamento. Da un caso che mi è stato segnalato, sembra che non sia sufficiente, ai fini della sanzione, nemmeno una denuncia di smarrimento per furto, precedente l’ingiunzione. Insomma per quale motivo chi ha pagato il bollo, ma per diversi motivi non ha materialmente il tagliando, deve essere costretto a corrispondere nuovamente la cifra versata, con l’aggiunta di una mora?».

L’esponente azzurra sottolinea che, peraltro, negli anni scorsi erano state denunciate problematiche nel sistema di constatazione delle irregolarità. «Questo significa – aggiunge Cotto - che non esiste nemmeno la certezza che le ingiunzioni di pagamento siano effettivamente dovute. E se si trattasse di un errore? Peraltro solo chi ha pagato la tassa automobilistica all’Aci può chiedere copia del pagamento, chi invece si è rivolto a Lottomatica ha le mani legate. A questo punto sarebbe interessante capire, una volta per tutte, se gli errori riscontrati nel sistema sono stati risolti, quanti cittadini hanno potuto dimostrare di aver pagato il bollo e quanti ricorsi sono stati finora presentati alla Regione. Con un po’ di chiarezza sull’argomento, si potrebbe pensare a regole di pagamento che tutelino maggiormente i contribuenti».