Tasse: ogni italiano ne paga quasi 6.750 ¤
I Francesi pagano una media di 7.490 euro ma vengono ricompensati da una spesa sociale che è pari a 9.868 euro, mentre a noi italiani tra spese per la sanità, l’istruzione e la protezione sociale si raggiungono appena i 7.210 euro
Se su ciascun italiano grava un peso tributario (tasse più imposte, ad esclusione dei contributi sociali effettivi e figurativi) annuo pari a 6.747 euro, in Germania la quota pro capite raggiunge i 6.026 ¤. Tra i principali paesi dell’area Euro solo la Francia sta peggio di noi. Ma si tratta di una situazione relativa, perché i cugini transalpini pagano una media di 7.490 euro di tasse allo Stato ma vengono ricompensati da una spesa sociale pro capite che è pari a 9.868 euro. Sempre in termini di spesa sociale i tedeschi ricevono 8.800 euro pro capite l’anno, mentre a noi italiani tra spese per la sanità, l’istruzione e la protezione sociale si raggiungono appena i 7.210 euro: vale a dire circa 2.660 euro in meno della Francia e 1.590 in meno della Germania.
Questo, a conti fatti, è il quadro della situazione se mettiamo a confronto quanto pagano di tasse i cittadini di Italia, Francia e Germania e quanto gli viene ritornato in termini di spesa sociale. «La situazione è fortemente sconfortante– commenta il segretario della CGIA di Mestre Giuseppe Bortolussi – perché dimostra ancora una volta come pur in presenza di un peso tributario tanto elevato, in Italia non vengano destinate risorse adeguate per la casa, per aiutare le famiglie indigenti, i giovani, i disabili e chi vive ai margini della società».
E’ un quadro caratterizzato da contorni pessimistici quello raccontato e commentato dal segretario dell’associazione artigiani mestrina che aggiunge: «E’ evidente a tutti che le tasse così elevate nel nostro Paese sono la conseguenza di una spesa pubblica eccessiva». A chi poi sostiene che probabilmente le tasse sono alte per colpa degli evasori, la risposta di Bortolussi è secca: «E’ innegabile che il problema degli evasori pesi sull’Italia. Ma allora sarebbe anche opportuno studiare una strategia efficace affinché venga fatta emergere l’economica sommersa e si faccia pagare chi è completamente sconosciuto al Fisco». Questo non è certo un dato da sottovalutare.
Ecco come i dati e le analisi degli esperti dell’associazione artigiani mestrina diventano lo spunto per lanciare un appello: «Non c’è giustizia ed equità nel continuare a pagare più degli altri avendo in cambio servizi più scadenti in qualità e quantità – dice ancora Bortolussi – E’ giunto, ormai da tempo, il momento di voltare pagina; bisogna tagliare le intollerabili inefficienze della Pubblica amministrazione per ridurre le imposte. Razionalizzando così la spesa pubblica come avviene in tutti gli altri Paesi europei».
TASSE E SPESA SOCIALE
valori in euro (1° gennaio 2006)
| Tasse (*) procapite versate | Spesa sociale (**) procapite ricevuta |
|
|
|
Germania | 6.026 | 8.800 |
Francia | 7.490 | 9.868 |
Italia | 6.747 | 7.210 |
(*) sono state considerate le entrate tributarie e quindi sono esclusi i contributi sociali effettivi e figurativi
(**) comprende le spese per sanità, istruzione e protezione sociale (al netto degli interessi)
Elaborazione Ufficio Studi CGIA Mestre su dati Eurostat
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