29 marzo 2024
Aggiornato 05:30
Agricoltura

Annata agraria positiva, cresce l'export piemontese

Confagricoltura Piemonte: «Occorre riportare l'attenzione sul settore primario, rimettendolo al centro delle politiche regionali e nazionali»

TORINO - Le bizzarrie climatiche hanno condizionato l'annata agraria 2018 in Piemonte: male le coltivazioni con raccolto a inizio estate, grano e orzo e la frutta precoce, bene mais e riso e la vendemmia. Un calo del 20%ha accomunato la produzione di nocciole e castagne, ottimo il raccolto delle mele. E' quanto risulta dalla relazione preparata dalla Confagricoltura piemontese, illustrata lunedì a Torino. Segnali di ripresa anche gli allevamenti zootecnici: dopo annidi grande crisi il mercato avicolo - pollo da carne, tacchini e uova; stabili i prezzi dei bovini di razze francesi, mentre continua il trend di crescita per la razza Piemontese.

ANNATA POSITIVA - «Complessivamente - commenta Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte - l'annata può considerarsi positiva, anche per l'ottimo andamento delle esportazioni, in crescita di 200 milioni di euro, ma emerge con chiarezza che occorre riportare l'attenzione sul settore primario, rimettendolo al centro delle politiche regionali e nazionali».